Infiltazioni 'ndrangheta Blue call: di Vedano uno dei titolari
Un'azienda milanese, con sedi sparse in tutta Italia, che contava fino a due anni fa quasi mille dipendenti e aveva un volume d'affari di oltre 13 milioni di euro, svuotata e trasformata nel giro di poco più di un anno in uno "zombie" dalla 'ndrangheta
VEDANO AL LAMBRO - Un'azienda milanese, con sedi sparse in tutta Italia, che contava fino a due anni fa quasi mille dipendenti e aveva un volume d'affari di oltre 13 milioni di euro, svuotata e trasformata nel giro di poco più di un anno in uno "zombie" dalla 'ndrangheta. E' la "storia" della Blue Call, impresa che gestiva call center per "le primarie aziende italiane, anche nel settore delle telecomunicazioni", e che ora é stata posta sotto sequestro a causa dell'infiltrazione della criminalità organizzata calabrese
BLUE CALL: LA VICENDA DEL CALL CENTER INFILTRATO
LE INFILTRAZIONI? GRADITE - L'infiltrazione della 'ndrangheta nell'azienda di call center è stata "gradita" dagli stessi titolari dell'impresa. Lo scrive il gip di Milano, Giuseppe Gennari, nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 persone, emessa nell'ambito del procedimento contro la cosca dei Bellocco coordinato dalla Dda di Milano e da quella di Reggio Calabria. "La infiltrazione - scrive il giudice - è in qualche modo gradita in quanto i soci espressione della 'ndrangheta assicurano protezione e difesa all'azienda da attacchi esterni provenienti da altri gruppi criminali. Questa - si legge ancora nell'ordinanza - è la incredibile logica che porta l'imprenditore ad aprire le porte alla mafia". In carcere, infatti, sono finiti anche due titolari della Blue Call: Andrea Ruffino, nato a Ivrea (Torino) e residente a Vedano al Lambro (Monza), e Tommaso Veltri, nato a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e residente a Peschiera Borromeo (Milano).