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Martedì, 23 Aprile 2024
L'omicidio

Omicidio di Simone Stucchi: maxi blitz e 24 arresti

Operazione dei carabinieri tra Milano e Monza Brianza. Le indagini sono partite dopo la morte del 22enne di Vimercate

Maxi blitz dei carabinieri tra Milano e Monza Brianza. Ben 24 ragazzi, 5 dei quali ancora minorenni, sono stati arrestati a vario titolo per concorso in omicidio, rissa aggravata, lesioni personali, detenzione illecita di sostanza stupefacente, tentata estorsione in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Si tratta dell'epilogo delle indagini scaturite a seguito della morte di Dimitry Simone Stucchi, 22enne ucciso la sera del 29 settembre 2021 dopo un rissa tra 'bande' di giovani rivali.

Dalle prime ore di mercoledì, i carabinieri del Comando provinciale di Milano stanno eseguendo due distinte ordinanze di custodia cautelare, emesse rispettivamente dai gip presso il tribunale per i minorenni e quello ordinario del capoluogo, nei confronti di 5 minori (di cui 2 destinatari di custodia in carcere, 2 di collocamento in comunità e 1 dell’obbligo di permanenza in casa) e 19 maggiorenni (di cui 7 destinatari di custodia in carcere e 12 agli arresti domiciliari).

I provvedimenti scaturiscono dagli esiti delle indagini avviate dalla Compagnia carabinieri di Pioltello. Stando a quanto riferito dei militari, le due bande di giovani arrivavano da Vimercate (Monza Brianza) e Pessano con Bornago (Milano). Nel dettaglio 13 ragazzi sono riconducibili al gruppo brianzolo e 14 alla fazione milanese. Si tratta di comitive eterogenee di italiani, stranieri e italiani di seconda generazione; tutti studenti, operai e disoccupati tra i 16 e i 24 anni.

I due gruppi si erano dati appuntamento nel cortile di un palazzo in via Monte Grappa a Pessano per un regolamento di conti. Stando ai riscontri, nell'estate del 2021 un membro del gruppo di Pessano aveva venduto della droga a uno di Vimercate. Gli 800 euro ricevuti in cambio della sostanza stupefacente si erano rivelati falsi e da lì era nato il dissidio.

La sera dell'omicidio, i vimercatesi erano partiti alla volta di Pessano per regolare i conti. I giovani delle due fazioni, armati di spranghe, bastoni, coltelli e bottiglie di vetro, avevano dato vita ad un feroce scontro. In particolare, a colpire Stucchi, sarebbero stati due fratelli, all'epoca dei fatti, di 15 e 17 anni. Il loro Dna, secondo i carabinieri, è stato estrapolato dopo gli accertamenti del Ris di Parma e di un consulente tecnico della procura. Allo stesso tempo, sono state trovate tracce ematiche e impronte digitali riconducibile ai due fratelli su un coltello a serramanico sequestrato sulla scena del crimine. Durante la rissa, oltre a Dimitry Simone, era rimasto ferito un altro giovanissimo, un 16enne.

Chi era la vittima dell'omicidio

La vittima si chiamava Dimitry Simone Stucchi, di Vimercate (Monza). Classe 1999, a marzo avrebbe compiuto 23 anni. Era figlio di un noto edicolante della cittadina brianzola e, stando alle testimonianze raccolte da MonzaToday sul posto, lavorava col padre. Il giovane, secondo quanto riferito dai soccorritori, sarebbe morto dissanguato per le coltellate ricevute all'ascella (sfiorando il cuore), all'addome e al dorso. A chiamare i soccorsi erano stati i suoi amici, mentre gli 'avversari' si dileguavano. Il trasporto d'urgenza in ospedale non era bastato per salvargli la vita. 

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