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Cronaca Desio

Guardia giurata complice della rapina a Banca Intesa di Paderno

L'indagine è stata condotta dai carabinieri di Desio che attraverso l'esame delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza sono riuscite a risalire al vero ruolo della guardia nel colpo

Da vittima a colpevole.

A smascherare il reale ruolo di una guardia giurata di Banca Intesa a Paderno, rapinata il 23 agosto del 2013, sono state le riprese delle telecamere di sorveglianza dell’istituto di credito, esaminate dai carabinieri di Desio.

Dopo una scrupolosa indagine gli uomini dell’Arma hanno scoperto che quanto la banda aveva messo in scena quel giorno era tutto finzione, che i tre rapinatori avevano avuto l’appoggio di una talpa interna all’istituto bancario.

Un colpo che aveva fruttato un bottino da 28.500 euro che in parte erano finiti proprio tra le mani della guardia come compenso per aver recitato bene il suo ruolo, quello di essere “disarmato e preso a schiaffi” (Guarda il video della rapina e l'intercettazione che lo incastra)

Tra i rapinatori, tre pregiudicati, e l’uomo ex “guardia particolare giurata” di 37 anni, residente a Biassono, c’era infatti un accordo ben preciso: a lui sarebbe spettato il 10% del denaro.

Un tradimento del valore di poco più di 2mila euro che gli è costato il carcere: la guardia giurata è stata raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Monza mentre era a Brindisi, in vacanza dai genitori con la figlia.

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