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Martedì, 16 Aprile 2024
Spaccio di droga / Seregno

Spaccia droga con la radio dei carabinieri (mentre è in affidamento): 54enne in carcere

Disposto l'aggravamento della misura: adesso il 54enne andrà in carcere

Era stato arrestato perchè sorpreso a spacciare droga utilizzando una radiolina ricetrasmittente, come quelle in uso alle forze di polizia, sintonizzata sulle frequenze dei carabinieri per cercare di eludere i controlli e "lavorare" senza intoppi. Ma stava già scontando la pena di un anno con l'affidamento in prova per altri reati e così era finito ai domiciliari. Ora per l'uomo è arrivato il carcere, come misura di aggravamento della pena perchè era stato sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina a un cliente.

Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Seregno hanno dato esecuzione all’ordinanza di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali nei confronti dell'uomo, pregiudicato per reati specifici e contro la persona, indagato per spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti che hanno portato alla sospensione della misura alternativa risalgono agli inizi del mese di marzo quando, verso le 21:30, i militari dell’Arma, mentre stavano passando a casa del 54enne per la verifica del rispetto degli obblighi di detenzione domiciliare, lo hanno sorpreso fuori mentre cedeva una dose di cocaina a un 52enne.

A casa dell'uomo erano state trovate altre confezioni di cocaina, un bilancino di precisione, soldi e una ricetrasmittente impostata sulle frequenze in uso alle forze dell’ordine. Secondo il Tribunale di sorveglianza che ha accolto la proposta avanzata dall’Arma, "l’indagato avrebbe sfruttato i margini di libertà che erano lui concessi dall’affidamento in prova ai servizi sociali per accordare gli appuntamenti agli acquirenti e, al momento di rincasare, si faceva raggiungere in prossimità della sua autovettura per cedere la droga e, al contempo, monitorando che non ci fossero forze dell’ordine nei paraggi grazie alla ricetrasmittente" spiegano dal comando provinciale dei carabinieri di Monza.

Il 54enne era stato quindi arrestato e posto ai domiciliari ma  "a distanza di nemmeno una settimana dalla sottoposizione all’affidamento in prova, aveva utilizzato strumentalmente gli spazi di libertà a lui concessi dalla misura per reiterare condotte criminose", come rilevato dal Tribunale di Sorveglianza.E ora per l'uomo si sono aperte le porte del carcere.

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