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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cornate d'Adda

"Ti devo sposare", per due anni diventa l'incubo di una 50enne poi l'arresto per stalking

In manette mercoledì è finito un uomo di 62 anni originario dello Sri Lanka. Per anni aveva perseguitato una donna a Cornate d'Adda

"Ti voglio sposare perchè ho bisogno di una moglie". Questa è la frase che una donna di 49 anni originaria dello Srli Lanka si è sentita ripetere per due anni ininterrottamente da un connazionale che si era trasformato nel suo peggiore incubo fino a mercoledì notte quando l'uomo è finito in manette per stalking.

I carabinieri dell'Aliquota Radiomobile di Vimercate sono arrivati sotto l'abitazione della vittima a Cornate d'Adda, frazione Colnago, nel cuore della notte, allertati da alcuni vicini spaventati per le urla provenienti dalla stada. Quando i militari hanno sorpreso l'uomo in azione W.S.T., 62 anni, stava aggredendo la donna e l'aveva già colpita provocandole diverse contusioni multiple. Mentre la 49enne è stata trasportata in codice verde all'ospedale di Vimercata e soccorsa dai medici, lo stalker è finito in manette.

Quello però non è stato l'unico episodio di cui la donna era stata vittima nel tempo: da due anni infatti l'uomo l'aveva presa di mira, perseguitandola in ogni occasione e chiedendole ripetutamente di sposarlo. Tutto era iniziato nei primi mesi del 2014 quando il 62enne aveva iniziato a corteggiarla con insistenza, diventando il suo peggiore incubo e sostenendo di volerla sposare a tutti i costi perchè aveva bisogno di una moglie. La donna, nonostante avesse ripetuto in tutte le ocasioni la sua contrarietà alla proposta, non è mai riuscita a liberarsi di lui e ha denunciato più volte gli episodi ai carabinieri. Nonostante l'arresto avvenuto dopo le segnalazioni e la condanna ai domiciliari, il 62enne non si è mai dato per vinto.

Negli ultimi mesi dell'anno scorso inoltre lo stalker, completamente ubriaco si era presentato a casa della donna e aveva iniziato a suonare con insistenza il campanello per farsi aprire la porta. In quell'occasione la vittima aveva chiesto l'intervento di un conoscente che aveva convinto il 62enne ad allontanarsi. Poco dopo però era tornato sulla soglia dell'abitazione e aveva continuato a perseguitare la donna. In quello stesso giorno l'uomo le aveva telefonato 100 volte, chiamate queste a cui non è mai scattata una risposta.

Le persecuzioni poi, fino all'ultimo atto di domenica notte quando per lo stalker sono scattate le manette, erano proseguite ancora con bigliettini intimidatori lasciati sul parabrezza dell'auto, sms ed email insistenti. Il 62enne aveva studiato orari di lavoro, abitudini e spostamenti della donna che spesso seguiva in tutti i suoi movimenti, scattandole anche delle fotografie di nascosto e diffamandola. 

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