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Cronaca Arcore

A settembre l’asilo non riapre: il caso del San Giuseppe ad Arcore

Una lettera inviata al personale e ai genitori informa che la trattativa con un ente esterno interessato a rilevare la gestione non ha avuto esito positivo. Iscrizioni interrotte

L’asilo San Giuseppe ad Arcore a settembre non riaprirà le porte. Non ci sarà alcuna ripresa per l’attività didattica e le famiglie non potranno più contare sul percorso educativo della struttura che, con una lettera indirizzata a dipendenti e genitori, ha comunicato la decisione.

“Dopo mesi di verifiche sulla situazione finanziaria dell’ente, a partire dall’insediamento dell’attuale Consiglio di Amministrazione (febbraio 2020), dopo approfondite ricerche di soluzioni per mettere in una situazione di sicurezza finanziaria la nostra Fondazione, abbiamo intrapreso un percorso per definire un progetto di collaborazione con un ente esterno, che aveva manifestato interesse per la nostra realtà” si legge nel testo del documento a firma del presidente del Cda, Ferruccio Magni.

“Purtroppo, dopo diverse formulazioni di ipotesi e la nostra assoluta buona fede di voler trovare una soluzione, fino a pochi giorni fa apparentemente condivisa con tale ente, l’ente esterno ha manifestato perplessità circa la destinazione dell’immobile (...). Il responsabile dell’ente esterno si è preso una ulteriore settimana per decidere in merito alla prosecuzione delle trattative, che doveva essere definita entro questo sabato. Non abbiamo però ricevuto ad oggi risposte e il percorso sembra si sia arenato e, vista la situazione, appare improvvisamente interrotto senza una motivazione da parte di questo ente esterno che, alla scadenza concordata, non ha dato ne’ comunicazioni di avere o meno sciolto le riserve su alcuni punti, nonostante si sia provveduto a fornire l’ulteriore documentazione richiesta, ne’ a volere o meno comunicare l’intenzione di firmare il pre-accordo di impegno che era stato loro sottoposto”.

“Senza tale collaborazione esterna, non è possibile proseguire nell’attività della Fondazione e assicurare il raggiungimento dello scopo istituzionale, rischiando di creare un ulteriore maggiore danno per l’utenza e i dipendenti” si ribadisce.

In merito alla questione dell’asilo di via Tomaselli hanno preso posizione anche i sindacati. “Già nei giorni scorsi, era ormai chiaro che la trattativa con la cooperativa interessata a rilevare l’attività aveva subito un’importante battuta di arresto” si legge nella nota di Cgil e Cisl.

“Non possiamo che esprimere amarezza e stupore per il repentino evolversi della situazione, soprattutto alla luce di quanto comunicatoci da C.d.a. e Amministrazione comunale in occasione dell’incontro dello scorso 20 luglio: a quella data, infatti, - come ricordato anche dal presidente Magni nel comunicato di cui sopra -, l’operazione di “salvataggio” dell’Asilo San Giuseppe era giunta quasi al traguardo”. 

Invece ora i piccoli non potranno tornare in aula a settembre. “Chiediamo di valutare ogni possibile soluzione alternativa alla chiusura dell’Asilo, considerando anche l’apporto di altri soggetti esterni” aggiungono i sindacati che, tra le conseguenze della chiusura, sono preoccupati anche per le ricadute occupazionali per i dipendenti. “All’Amministrazione comunale, che esprime 4/5 del C.d.a. ed è quindi pienamente responsabile di come la Fondazione è stata condotta in questi anni, chiediamo di farsi parte attiva nella gestione delle inevitabili ricadute occupazionali che la chiusura dell’Asilo causerebbe. Dichiariamo sin d’ora la nostra disponibilità all’apertura di un tavolo di gestione di questa crisi” concludono Simone Cereda, Segretario FP CGIL Monza e Brianza, e Nicola Turdo, Segretario Generale CISL FP MBL.

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