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Cronaca Vimercate

"Ecco perché la bambina ha atteso 13 ore prima di essere trasferita a Desio": la replica dell'ospedale

L'Asst Brianza spiega che cosa è successo alla piccola paziente che domenica 20 febbraio è arrivata in pronto soccorso a Vimercate con crisi respiratoria

La vicenda della bambina arrivata al pronto soccorso dell'ospedale di Vimercate e che ha dovuto attendere quasi 13 ore prima di essere trasferita in ambulanza nel noscomio di Desio dove c'era un posto libero per il ricovero ha sollevato molte polemiche. Una storia accaduta domenica e raccontata dalla mamma a MonzaToday: nessuna recriminazione per medici e infermieri che fin da subito si sono presi a cuore la sua bambina di 8 anni, ma tante critiche nel dover attendere tutte quelle ore per l'arrivo di un'ambulanza. 

Sulla vicenda interviene direttamente l'Asst Brianza. "La bambina è arrivata in pronto soccorso alle 15.45 con crisi asmatica in corso - fanno sapere dall'ospedale -. Viene sottoposta al tampone, come da prassi per tutti gli accessi in questa area; viene classificata con codice 2 e immediatamente sottoposta a terapia per aggredire la crisi. Nel giro di qualche ora si ottiene la stabilizzazione del quadro clinico, ma persiste la necessità di ossigenoterapia".

La bambina, quindi, non può tornare a casa. "In mancanza di posti letto presso la Pediatria di Vimercate e dopo aver ottenuto la disponibilità del reparto di destinazione, si attiva la procedura di trasferimento protetto con ambulanza presso la Pediatria dell’ospedale di Desio - precisano dall'Asst Brianza -. Nel frattempo la bambina è in una stanza di osservazione della Pediatria di Vimercate, dove proseguono trattamento farmacologico, ossigenoterapia e monitoraggio clinico e strumentale. Una prima ambulanza destinata al trasferimento della bambina, giunta intorno alle ore 23.30, viene destinata ad un trasporto di emergenza di un altro paziente. La pediatra di guardia spiega alla madre il motivo del ritardo nel trasferimento e concorda il proseguimento delle cure presso la Pediatria di Vimercate, con la prospettiva di destinare la figlia ad una stanza di degenza la mattina successiva, appena eseguite le dimissioni. La madre inizialmente acconsente, poi ha un ripensamento e quindi alle 02.13 la pediatra di guardia richiama l’ospedale di Desio per riottenere la disponibilità di posto letto; alle 02.51 si effettua il trasferimento in ambulanza, in condizioni di quadro clinico stabile, con accompagnamento di Pediatra reperibile, nel frattempo richiamata per il trasporto. La bambina dorme nel corso del trasporto e giunge all’Ospedale di Desio (in codice 4, senza condizioni di urgenza e di precarietà clinica) stabile e tranquilla". 

Dall'ospedale, però, riferiscono che la piccola ha ricevuto tutte le cure del caso. "La bambina, durante la sua permanenza in osservazione pediatrica a Vimercate, è stata collocata su una moderna barella attrezzata, che garantisce la possibilità di agevole intervento sanitario, una facile mobilità e un ragionevole confort per il paziente - aggiungono-. Il periodo trascorso all’ospedale di Vimercate – come spiegano gli specialisti dell’Ospedale - non va inteso come tempo di attesa ma come tempo di cura, che comporta la valutazione iniziale, il trattamento di urgenza, la stabilizzazione e la verifica delle condizioni: un processo dinamico che garantisce la migliore efficacia ed il costante controllo. Comprendiamo l’amarezza della mamma e tuttavia ci piacerebbe che ci fosse, 'ogni tanto', una analoga comprensione, e da parte di chiunque, per l’attività sanitaria, in particolare, di pronto soccorso, che deve impiegare ed articolare le risorse umane, strumentali e logistiche in modo da venire incontro alle esigenze di tutte le persone, con bisogni sanitari urgenti". 

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