rotate-mobile
Cronaca

Automobilisti "prigionieri" della rotonda: "Uscire da Sant'Albino è un'impresa"

La denuncia del Comitato di quartiere. Venti minuti in fila per uscire la mattina, durante la giornata si rischia l'incidente

Prigionieri nel quartiere: i residenti di Sant’Albino non riescono più ad uscire di casa con l’auto. Ogni giorno, nelle ore di punta, almeno quindici minuti di attesa per attraversare la rotonda a fagiolo. Il Comitato di quartiere chiede una soluzione del problema: o si interra il viale delle Industrie, oppure che la rotonda a fagiolo venga sostituita da una rotonda normale velocizzando così il passaggio degli automobilisti.

“È un problema annoso – spiega Paolo Teruzzi, storico componente del comitato di quartiere, a MonzaToday -. La vicenda è iniziata nel 2012, in seguito alla morte del giovane Simone Della Vella”. Il giovane brugherese, che aveva solo 19 anni, quel giorno era in sella alla sua bicicletta quando venne travolto e ucciso da un camion. Quel passaggio andava immediatamente messo in sicurezza. Venne costruito un sovrappasso ciclopedonale per garantire un attraversamento in sicurezza a chi da Sant’Albino e da San Damiano di Brugherio si dirigeva verso Cederna.

Oltre alla passerella, inaugurata nel luglio 2018, venne poi realizzata quella grande rotonda a fagiolo che fin dall’inizio aveva presentato alcune criticità. “Purtroppo il Comune non si è mai consultato con i cittadini – prosegue Teruzzi -. Noi avremmo preferito una rotonda più piccola da realizzare in prossimità della piscina, oppure un interramento del viale delle Industrie come è stato fatto all’altezza della rotonda con via Buonarroti”.

I problemi erano subito emersi, ancor prima che iniziasse il cantiere. “I tecnici non si erano neppure resi conto della presenza del canale Villoresi – precisa -. Per fortuna una residente che fa parte del Comitato e che è un architetto si è accorta del grave errore”.

Poi, però, la rotonda è stata ugualmente realizzata e adesso, dopo anni di segnalazioni e di lamentele, i residenti sono esasperati e chiedono una soluzioni. “Incidenti, traffico e inquinamento sono intollerabili – prosegue -. Quando il semaforo di uscita da San’Albino è spento si rischia l’incidente. Quando il semaforo è acceso (nelle ore di punta)  ti fai regolarmente la coda, mentre sul viale delle Industrie migliaia di auto, si calcola almeno 6mila mezzi all’ora, si fermano e ripartono sgasando con un impatto di inquinamento spaventoso”.

Per il Comitato le soluzioni sono due: interrare viale delle Industrie, oppure trasformare la rotonda a fagiolo in una normalissima rotonda più spostata verso il centro natatorio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Automobilisti "prigionieri" della rotonda: "Uscire da Sant'Albino è un'impresa"

MonzaToday è in caricamento