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Cronaca

Dalla Brianza la crociata contro gli autovelox della Milano-Meda

Consumatori, artigiani, imprenditori, automobilisti: tutti contro gli rilevatori della velocità. 270 multe negli ultimi giorni. Monti (Provincia MB): "Ne ho parlato col prefetto"

PADERNO DUGNANO – Associazione consumatori, unione artigiani, associazione industriali, commercianti, Provincia MB, automobilisti: tutti uniti contro gli autovelox sulla Milano Meda. Attivi ventiquattro ore su ventiquattro su entrambe le carreggiate, i due «caronte» elettronici piazzati a Paderno Dugnano non danno scampo agli automobilisti. Solo negli ultimi giorni, sono stati ben 270 gli automobilisti «puniti»: 150 viaggiavano verso Milano, 120 erano diretti a Meda.

Da una parte c’è la Provincia di Milano, fermamente decisa a mantenere in azione le spietate foto cellule. Palazzo Isimbardi, anzi, ha sostenuto che i rilevatori di velocità sono addirittura utili: «Le multe sono in diminuzione – ha spiegato l’assessore provinciale al Traffico, Giovanni De Nicola -. Segno che gli automobilisti sono più prudenti. Questo era il nostro obiettivo».

Dall’altra ci sono gli artigiani, imprenditori, commercianti e pendolari decisi a lottare a colpi di ricorsi contro quella che appare una iniqua gabella. «Come si fa a viaggiare a 80 chilometri all’ora su una arteria ad alto scorrimento? E’ una contraddizione in termini».

E c’è la Provincia MB che non ha esitato ad andare contro la «sorella maggiore» milanese: «Ho sottoposto la questione al prefetto – ha confermato l’assessore provinciale allo Sport e al Turismo Andrea Monti -. E’ necessario che questi impianti non diventino una forma di vessazione contro gli automobilisti, già così tanto spremuti».

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