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Cronaca

Botte a disabile e minacce alla compagna di scuola: fermata baby banda "incubo" di un condominio

Nei guai sono finiti due minorenni stranieri e due studentesse italiane a Sesto San Giovanni. Uno dei giovani è stato fermato mentre stava per prendere un volo per l'Egitto

Per timore di incontrare i bulli mentre andava a scuola o tra i corridoi dell'istituto aveva smesso di frequentare e non era più tornata in classe. Ma anche fuori dalle mura della scuola la baby gang - due studentesse italiane e due minorenni egiziani, tutti tra i 14 e i 17 anni- faceva paura.

Il gruppetto era arrivato a tenere sotto scacco un intero condominio a Sesto San Giovanni, alle porte di Monza, dove vivono una cinquantina di famiglie. Minacce, insulti, dispetti e derisione gratuita: questo aspettava gli inquilini quando uscivano di casa e si imbattevano nella banda in cortile. Nel comprensorio inoltre i ragazzi erano arrivati anche ad appiccare un incendio in prossimità del locale caldaia e a provocare danneggiamenti in diversi locali comuni del palazzo.

A mettere fine all'incubo di due ragazzine, vittime della baby gang insieme a una famiglia e alcuni condomini, sono stati gli agenti della polizia locale che hanno arrestato i giovani bulli. Uno di loro, un minorenne straniero, è stato fermato sabato pomeriggio proprio mentre stava per salire a bordo di un taxi con la famiglia in fretta in direzione dell'aeroporto di Malpensa per prendere il primo volo e lasciare l'Italia.

Un incubo durato mesi: botte a disabile e minacce a compagne 

Per cinque mesi i ragazzini avevano perseguitato una compagna di scuola e un'intera famiglia, minacciando e colpendo anche una persona disabile.

“Un altro risultato importante ottenuto dalla squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale dopo lunghe indagini – commenta l’assessore alla Sicurezza Claudio D’Amico –. In questo modo abbiamo ridato tranquillità a decine di famiglie e a due ragazzine che erano state prese di mira da questo gruppetto che ora è stato finalmente fermato. Da inizio anno siamo arrivati a 7 arresti in neanche un mese, a dimostrazione che l'ottimo lavoro sta pagando”.

“Ringrazio la Polizia Locale – commenta il sindaco Roberto Di Stefano – che dopo lunghe e approfondite indagini è riuscita finalmente a mettere la parola fine a questa brutta vicenda, consentendo alle vittime di tornare ad avere una vita normale. Questa è l’ennesima conferma dell’importanza di avere a disposizione una squadra di Polizia Giudiziaria con la possibilità di effettuare arresti”.

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