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Sabato, 20 Aprile 2024
Baby gang / Desio

La baby gang armata di coltello che sfregia al volto e rapina due 15enni fuori dal liceo

In manette sono finiti due 16enni. Foto e video dei "trofei" rubati negli smartphone

Nascosto tra i vestiti avevano un coltello da cucina che non hanno esitato a usare per puntarlo alla gola di due coetanei e terrorizzarli, poco prima del suono della campanella di ingresso, fuori da un liceo brianzolo. Pochi gesti, decisi, per farsi consegnare il telefono e il portafogli. Negli smartphone invece nasconevano foto e video dei loro "trofei": smartphone e valori appartenenti ad altre persone e forse rubati ad altri giovanissimi malcapitati.

La baby gang in azione fuori dal liceo

L'aggressione si è consumata nei giorni scorsi, fuori da un liceo brianzolo. Due 16enni residenti in Brianza, ora indagati dalla procura dei Minori di Milano per tentata rapina aggravata dall’uso delle armi, avrebbero accerchiato un gruppo di quattro giovanissimi studenti di 15 anni. 

La baby gang sarebbe entrata in azione proprio pochi istanti prima del suono della campanella di inizio lezioni: avrebbe accerchiato il gruppetto e puntato il coltello alla gola a una delle vittime che, nel tentativo di divincolarsi, si è ferita al volto con la lama. Una lesione superficiale che, fortunatamente, non ha lasciato danni permanenti. I due rapinatori poi sono scappati via mentre i quattro ragazzi aggrediti si sono rifugiati all’interno della scuola. La scena è stata notata da altri studenti che hanno fermato una pattuglia dei carabinieri di passaggio.

L'arresto

Una segnalazioen tempestiva che ha permesso ai militari della compagnia di Desio, grazie alla descrizione fornita dai testimoni, di rintracciare i due giovanissimi mentre erano in centro e tentavano di allontanarsi a piedi. Dentro il marsupio di uno dei due 16enni è stato rinvenuto il coltello usato per la rapina. Negli smartphone dei due giovani arrestati sono stati trovati foto e video che li ritraggono in "atteggiamenti celebrativi", come riporta una nota del comando provinciale dei carabinieri di Monza, con portafogli e smartphone appartenenti ad altre persone. "E’ dunque possibile che il tentativo della scorsa mattina, fosse solo uno dei tanti colpi portati a seguito, ma sul punto sono ancora in corso indagini da parte dei Carabinieri, coordinati dalla Procura per i minorenni di Milano". 

I due 16enni si trovano ora ristretti in una struttura per minori a Torino, in attesa di essere interrogati dal giudice. L'ipotesi di reato di cui sono accusati è tentata rapina aggravata dall’uso delle armi. 

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