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Bambina palpeggiata e derubata alla sagra di paese, poliziotto insegue ladro

L'uomo, agente penitenziario del carcere di Monza, è intervenuto mentre si è accorto di quanto stava accadendo mentre si trovava alla manifestazione insieme alla sua famiglia

Ha capito che c'era bisogno di aiuto e non si è tirato indietro. E così, mentre venerdì sera si trovava a una sagra di paese, libero dal servizio, ha comunque fatto il suo "dovere", anche senza divisa. E ha ritrovato un cellulare rubato poco prima a una ragazzina a una festa paesana e ha inseguito il ladro. E' accaduto in un comune della Bergamasca, la sera del 15 luglio. 

L'episodio

L'uomo, un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Monza, ha notato una bambina di circa dieci anni, correre verso una donna, piangendo. L'agente si è avvicinato, si è qualificato e ha cercato di capire cosa fosse accaduto proprio mentre sul posto arrivava anche il padre della ragazzina. Secondo quanto raccontato, la ragazzina era stata avvcinata e derubata del telefono cellulare da parte di due uomini che, nella circostanza, l'avrebbero anche palpeggiata. 

Grazie all'app per la localizzazione del telefono, lo smartphone è stato individuato poco dopo ancora acceso nell'area del cimitero del comune bergamasco e lì si sono portati il padre della ragazza e il poliziotto per iniziare le ricerche. L'agente si è avviato in moto nel punto segnalato e ha notato un ragazzo da solo, fermo nel buio.

"A quel punto mi sono avvicinato senza insospettirlo e gli ho detto: Posso chiederti una cosa?" ha raccontato l'agente, ricostruendo l'episodio. E a quel punto l'uomo è scappato via. Il poliziotto lo ha inseguito fino a che l'uomo non ha abbandonato il bottino, lasciando il cellulare per strada e continuando la fuga. Lo smartphone è così tornato nelle mani del suo proprietario. 

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