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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Besana in Brianza

Abusivo da 10 anni, durante lo sfratto cerca di darsi fuoco

L'uomo di Besana Brianza davanti all’ufficiale giudiziario è uscito fuori di sé

Una storia di disperazione umana che, grazie all'intervento di un carabiniere negoziatore non si è trasformata in tragedia. 

A Besana in Brianza sono circa le dieci del mattino, quando l’ufficiale giudiziario ha bussato alla porta di un alloggio popolare al piano terra di un condominio. All’interno c’è un 35enne che, per circa dieci anni, dopo la morte della madre, ha continuato a occupare abusivamente l’appartamento. L’uomo è un rider con una figlia avuta 9 anni fa con una ex compagna.

Il 35enne sapeva che quel giorno sarebbe arrivato e aveva anche preparato qualche scatolone ma, quando ieri mattina, mentre era solo in casa, si è trovato dinanzi l’ufficiale giudiziario con gli agenti della Polizia Locale e il fabbro pronto a cambiare la serratura, è andato in crisi, è uscito fuori di sé, ha chiuso la porta e, mostrando una tanica di benzina, ha cominciato a urlare minacciando ripetutamente di darsi fuoco.

Sono arrivati i militari della stazione di Besana Brianza che, intuita la gravità della situazione, hanno immediatamente chiamato il carabiniere negoziatore del Comando Provinciale di Monza Brianza che poco dopo è arrivato sul posto.

Lì il militare ha cominciato a parlare con il 35enne disperato e facendolo riflettere soprattutto sul sentimento che lo lega alla figlia è riuscito a fermarlo. Poi l’abbraccio con il militare al quale ha confessato di aver capito che aveva davanti qualcuno sì mandato con l’incarico di mediare ma del quale ne stava apprezzando la sincera umanità. 

Il compito del negoziatore però non è terminato con l’uscita dalla casa dell’uomo ma si è protratto anche negli uffici comunali dove, insieme, i due hanno compilato la domanda per l’assegnazione di un alloggio popolare.

L’uomo, un po’ rassegnato per aver dovuto lasciare l’abitazione ma sicuramente rincuorato e speranzoso, ha rifiutato il posto letto nel dormitorio comunale e trascorrerà i prossimi giorni a casa di un amico. Avrà inoltre 30 giorni di tempo per trovare una collocazione alle proprie cose. 

A scopo precauzionale sono stati fatti sopraggiungere sul posto anche i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

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