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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La Biblioteca nazionale per i ciechi, un'eccellenza monzese

Un fiore all'occhiello che ha bisogno di aiuti per continuare a garantire cultura e musica a costi zero. La visita dell'assessore alla Disabilità Locatelli

“È un fiore all’occhiello non solo di Monza, ma della Lombardia, dell’Italia e del mondo intero. Ma per andare avanti, e continuare a garantire servizi culturali gratuiti alle persone non vedenti e ipovedenti, e in particolari ai ragazzi abbiamo bisogno di risorse”.

Questo il messaggio inviato questa mattina, giovedì 10 marzo, da Pietro Piscitelli, presidente della Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita che, insieme al vice presidente Nicola Stilla, ha accolto nella sede monzese l’assessore regionale alla Disabilità Alessandra Locatelli. Una visita per conoscere da vicino una straordinaria realtà, punto di riferimento per le persone cieche e ipovedenti per ricevere libri di testo, riviste, spartiti musicali e libri anche in lingua straniera. La biblioteca, istituita nel 1928, con sede prima a Milano e poi a Monza in Villa Reale e dal 1996 in via Ferrari ogni anno trascrive e stampa (in Braille, ingranditi, e in formato digitale) oltre 15mila titoli. Nell’ultimo anno scolastico sono 1.642 gli studenti con disabilità visive che si sono rivolti alla biblioteca monzese per richiedere i libri di testo. Oltre alle tantissime persone cieche e ipovedenti che richiedono, come in una normalissima biblioteca, il prestito di libri che vengono spediti in tutta Italia. Da alcuni anni, inoltre, c’è stata un’impennata di richieste anche di trascrizioni di spartiti in Braille, con il prezioso contributo di musicisti non vedenti che aiutano nella “rielaborazione” dello spartito anche per i ciechi. Una vera e propria macchina della cultura dove sono impiegati 24 lavoratori, e con una tipografia interna che lavora senza sosta.

“Ma per andare avanti ci servono fondi – ha ribadito il presidente Piscitelli -. Era previsto un contributo annuale statale di 5milioni e 600mila euro. Negli ultimi 7 anni la cifra si è assottigliata. Dal 2022 al 2024 il finanziamento statale sarà solo di 4milioni di euro. Sembra una cifra importante, ma non è sufficiente a coprire le spese di tutti servizi che vengono erogati gratuitamente alle persone non vedenti e ipovedenti. Oltre a garantire libri di testo e spartiti gratis trascritti in Braille, ingranditi e in formato digitale la Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita offre un prezioso supporto di assistenza alle scuole dove ci sono alunni con disabilità visiva. La legge 517  del 1977 ha sancito che il diversamente abile non solo ha diritto allo studio ma, affinché possa liberamente socializzare, ha anche il diritto a essere inserito e integrato, impiegando la figura dell'insegnante di sostegno, nelle classi normali della scuola dell'obbligo. Ma ad oggi questa inclusione solo in parte viene garantita. E viene garantita grazie al prezioso supporto dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti con la quale noi collaboriamo”.

I costi per le trascrizioni sono molto elevati: la trascrizione in Braille di una pagina di uno spartito musicale costa tra i 13 e i 15 euro, quella di un testo letterario almeno 3 euro. La stampa è solo l’ultimo tassello di un grande lavoro che viene realizzato nella sede della Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita di Monza. “Per esempio nel caso della trascrizione di testi per persone ipovedenti viene realizzato un lavoro ad personam. In base alla disabilità visiva del lettore che poi, magari nel corso dell’anno, potrebbe cambiare e quindi avere esigenze diverse”.

Ecco che i 4milioni di euro svaniscono rapidamente, e ancor prima che tutti i servizi possano essere erogati. Da qui la richiesta all’assessore regionale Alessandra Locatelli di poter avere finanziamenti anche dalla Regione Lombardia “seppur consci delle ristrettezze economiche con cui il Pirellone deve fare i conti dopo l’emergenza sanitaria”, ha aggiunto Nicola Stilla vicepresidente della Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita di Monza.

“Grazie per avermi mostrato questa eccellenza – ha dichiarato l’assessore Locatelli -. Siamo attenti alle necessità, anche culturali, delle persone con disabilità che devono avere la possibilità di fruire di un libro o di uno spartito musicale quando vogliono”.

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