Ancora una bici rubata (e ritrovata) a un ragazzino fuori dalla stessa scuola
A rintracciarla - insieme al giovane che l'aveva messa in vendita dopo il furto - sono stati i carabinieri insieme allo studente "detective"
Due biciclette rubate in pochi giorni nella stessa scuola, in Brianza. E ritrovate dai carabinieri e dagli stessi liceali "detective" tecnologici. Dopo il caso della bicicletta che era stata portata via dal parcheggio dell'istituti Marie Curie di Meda a fine gennaio e dopo la denuncia di Alessandro, il liceale che poi era riuscito a individuare la sua bici rossa nuova in vendita sui social e a recuperarla grazie ai carabinieri, un altro ragazzino si è rivolto ai militari dell'Arma per un furto analogo.
Anche questa volta la bicicletta - una Vector nera - era sparita dalla stessa scuola e il velocipede era stato rubato con le stesse modalità: mentre il proprietario era in classe, sui banchi a studiare, qualcuno gli ha portato via il mezzo dal parcheggio. E il ragazzo poi si è presentato a sporgere denuncia. E insieme ai militari ha passato al setaccio i siti di compravendita e la pagina social relativa alle vendite di Facebook. E proprio qui è apparsa la foto e l'annuncio della sua bici che era in vendita per 470 euro.
Come avvenuto anche nel caso precedente, con Alessandro, che dopo aver riavuto indietro la sua mountain bike ha scritto una sentita lettera di ringraziamento ai carabinieri, è stato pianificato un finto incontro con i militari che si sono finti acquirenti interessati alla vendita. E all'appuntamento, in un giardinetto a Gorgonzola, il venditore ha trovato i carabinieri. Nei guai è finito un ragazzo di 28 anni originario di El Salvador, di professione meccanico, residente a Pioltello: per lui è scattata una denuncia per ricettazione.
“Ai carabinieri di Meda"
Anche Alberto, come Alessandro, ha poi ringraziato i militari con un messaggio. "Buongiorno, ho voluto scrivervi questa mail per ringraziarvi personalmente per il ritrovamento della mia bicicletta che era stata rubata. Penso che questo episodio sia un esempio di come, anche nelle più situazioni di ingiustizia, il lavoro costante e giornaliero di chi come voi si sforza di garantire il bene comune riesca a portare un po’ di speranza e a farci apprezzare e comprendere pienamente il ruolo e l’importanza delle istituzioni. Grazie! Alberto”.