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Cronaca Regina Pacis

Bische clandestine in un bar di Monza: arrestato il titolare

I carabinieri della compagnia di Cassano d'Adda hanno fatto scattare le manette per padre e figlio: accusati di estorsione, usura e per il giovane anche rapina

Una partita persa a carte e un debito di gioco non onorato che da seimila euro, giorno dopo giorno, manche dopo manche, è cresciuto fino a sfiorare i 40mila. Dopo le ripetute minacce e le ritorsioni che da un anno subiva la vittima però ha deciso di denunciare. E’ stato così, in seguito alla segnalazione di un imprenditore del settore edile di 33 anni denunciata ai carabinieri di Melzo, che i militari dell’Arma hanno iniziato a indagare su quanto avveniva in un bar a pochi passi dalla stazione a Monza.

In accordo con i militari, la vittima si è data appuntamento con l'aguzzino in via Mosè Bianchi fingendo di voler onorare parte del debito: lo scorso nove settembre il 33enne ha consegnato duemila euro in contanti e per il titolare, 66 anni, con un vecchio precedente penale alle spalle, sono scattate le manette con l’accusa di estorsione e usura. Nel bar i carabinieri hanno rinvenuto 1800 euro in contanti, un’agenda, un registro, mazzi di carte e alcune fiche da gioco. Nei guai poi è finito anche il figlio del titolare che insieme alle accuse di usura ed estorsione dovrà rispondere anche di rapina poiché in un’occasione ha alzato le mani nei confronti della vittima e ha derubato l’uomo del portafogli. Il 38enne ha precedenti per reati contro la persona.

Sono ancora in corso alcuni accertamenti da parte dei militari per fare chiarezza su quanto avveniva all’interno del locale e sui giocatori che frequentavano la “bisca”.

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