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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Trento E Trieste

Monza: il Comune dice "sì" ai botti, nonostante le “preghiere” dei cani

Monza a 4 zampe e Paolo Piffer avevano chiesto al sindaco di intervenire per vietare i botti. Ma ci sarà soltanto una campagna di sensibilizzazione

Ci hanno provato con le foto dei loro amici a quattro zampe. E ci hanno provato, seguendo una via più tradizionale e istituzionale, con un’interrogazione in consiglio comunale. Ma purtroppo gli sforzi sono serviti a poco, perché l’amministrazione di Monza ha deciso di non “silenziare” il Capodanno, lasciando la strada aperta a botti e fuochi d’artificio per l’ultima notte dell’anno. 

Monza a 4 zampe, il gruppo che si batte per i diritti dei fido, e il consigliere di Primavera Monza Paolo Piffer, da sempre attentissimo alle tematiche legate agli animali, sono riusciti ad ottenere dal Comune di Monza soltanto la promessa di una campagna di sensibilizzazione per la cittadinanza. Poco altro. 

Eppure la “battaglia” del gruppo e del consigliere era stata di quelle “agguerrite”, potenzialmente convincente. I ragazzi di “Monza a 4 zampe”, guidati da Barbara Zizza, avevano deciso di affidarsi a un concorso fotografico per attirare l’attenzione dell’amministrazione sulla questione. Così, tante immagine di cani e gatti - con l’immancabile cartello “No ai botti, sì ai biscotti” - hanno invaso la pagina Facebook del gruppo. 

Più pragmatica, invece, l’iniziativa di Piffer, che ha presentato un’interrogazione in aula al sindaco e all’assessore alla partita ricordando come - si legge nelle carte - “sono migliaia gli animali che ogni anni subiscono le tragiche conseguenze dei fuochi d’artificio, in alcuni casi morendo letteralmente dallo spavento” e chiedendo "se si intenda almeno sensibilizzare la cittadinanza rispetto ai pericoli di un uso eccessivo di qualunque artificio pirotecnico”. 

La speranza di Piffer e dei ragazzi di “Monza a 4 zampe” era strappare un divieto per l’uso di botti e fuochi d’artificio durante l’ultima notte dell’anno. Invece, dall’amministrazione è arrivata una decisione a metà: nessuna proibizione, ma - promettono da piazza Trento e Trieste - una campagna di sensibilizzazione. 

"Il sindaco ha preferito non emettere ordinanze, pazienza - ha commentato amaro Piffer -. Sembra però abbia accolto con favore il nostro suggerimento di uscire con una campagna di sensibilizzazione per un uso almeno responsabile dei botti. Ci affidiamo come sempre - la conclusione del consigliere - al buon senso di tutti i cittadini."
 

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