Cyberbullismo: a Desio una banca dati dedicata ai piccoli bulli
La Sala Carlo Levi? Devastata e incendiata. Le auto parcheggiate sotto casa? Parabrezza e deflettori ridotti in briciole. Muri del Comune? Imbrattati. Sede della bocciofila? Danneggiata e messa a soqquadro. Un’escalation di microcriminalità che ha come protagonisti i baby vandali.
Ma se l’età è giovane – sempre più giovane visto che l’esordio è a partire da 11 anni – i danni spesso sono a sei cifre. Un problema che il Comune di Desio ha iniziato ad affrontare con un censimento. Una banca dati dei piccoli bulli.
A lavorare al primo censimento dedicato al cyber bullismo sta pensando il sindaco Roberto Corti, l’assessore alla Sicurezza Jennifer Moro e le forze dell’ordine: polizia locale e carabinieri di Desio in testa. Con la presenza anche di Hub Giovani, Rotary e società sportive. Comune e istituzioni stanno lavorando per cercare di coinvolgere le famiglie: non di rado le grandi assenti e vivaio del disagio preadolescenziale. Quel che è certo è che a Desio negli ultimi mesi c’è stata una escalation di piccoli furti, danneggiamenti di luoghi pubblici, imbrattamenti, microincendi. Troppi casi per chiudere gli occhi e far finta di niente.
Si lavora anche in collaborazione con scuole e oratori: perfino qui non sono mancati atti di vandalismo e bullismo.