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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Cadom: solidarietà colorata, con le coperte di lana realizzate a mano durante il lockdown

Verranno messe in vendita domenica 26 settembre. I fondi raccolti per sostenere i progetti a favore delle donne vittime di violenza

Oltre 500 coperte di lana realizzate a mano da nonne, mamme, nipoti per aiutare le donne vittime di violenza. Sono un fiume di colori e di creatività le coperte (singole e matrimoniali) che durante il periodo del lockdown sono state confezionate da centinaia di donne di Monza e Brianza che hanno risposto all’appello lanciato sui social dal Cadom. Il Centro Aiuto Donne Maltrattate di Monza aveva invitato a realizzare quelle coperte con i quadrotti di lana da vendere per raccogliere fondi per sostenere i progetti promossi dall’associazione.

Lavori provenienti da tutta Italia

“Abbiamo ricevuto una risposta straordinaria - racconta Mimma Carta, storica volontaria del Cadom e promotrice dell’iniziativa -. Hanno risposto in tantissime, travolgendoci con i loro caldi quadrotti colorati. Commovente la partecipazione e l’entusiasmo delle ospiti delle case di riposo”. Ma non solo: sono arrivati quadrotti da tutta la Lombardia, dalla Liguria, dal Friuli, e dalla Puglia, continuando a confezionare e inviare il materiale per tutta l’estate. “È stata un’estate calda: abbiamo lavorato parecchio per assemblare i quadrotti. Abbiamo confezionato oltre 500 coperte, oltre a centinaia di quadrotti che verranno messi in vendita singolarmente”, prosegue Carta.

Il 26 settembre il banco in centro a Monza

Le coperte saranno esposte e messe in vendita domenica 26 settembre: dalle 9 alle 19 le volontarie del Centro Aiuto Donne Maltrattate di Monza saranno presenti nel cortile dell’associazione Antonia Vita (vicolo Carrobiolo 2). “Sarà un momento di grande festa - prosegue -. Per noi è una grande gioia aver ricevuto una risposta così positiva da parte della popolazione. Abbiamo deciso di mettere in vendita le coperte a 5 euro a quadrotto come forma di rispetto nei confronti delle donne che ci hanno donato il loro tempo, la loro energia, il loro entusiasmo e la loro abilità”. I fondi raccolti verranno utilizzati per sostenere le iniziative del Cadom. L’associazione vive senza sovvenzioni pubbliche, ma grazie alla generosità delle persone. Tutti i servizi vengono erogati gratuitamente.

"La violenza non è andata in vacanza"

“Purtroppo anche questa è stata un’estate molto difficile - conclude Carta -. Il nostro centralino non ha mai smesso di squillare. I colloqui e le consulenze sono proseguiti nel pieno rispetto delle prescrizioni covid. Purtroppo l’estate e il lockdown sono momenti molto difficili per le donne vittime di violenza, a stretto e prolungato contatto con il loro aguzzino".

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