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Cronaca

Cancro Primo Aiuto, una targa al Niguarda

"Nei momenti di bisogno per il nostro ospedale – ha detto la dottoressa Enrica Morra, direttrice del Dipartimento di Ematologia e Oncologia del Niguarda – abbiamo sempre trovato disponibilità e risposte precise da Cancro Primo Aiuto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

MONZA - “Oggi Cancro Primo Aiuto è come se ricevesse una medaglia d'oro, un vero fiore all'occhiello”. E' con queste parole che Flavio Ferrari, amministratore delegato della Onlus brianzola, ha commentato l'intitolazione della divisione di Ematologia dell'Ospedale Niguarda di Milano a Cancro Primo Aiuto. Oggi, infatti, su una colonna a fianco della reception del reparto è stata posta una targa “In memoria di Walter Fontana per il sostegno alla formazione medica specialistica in ambito trapiantologico per il Centro Trapianti di midollo”. E principale sponsor dell'iniziativa è stata la “Flexform” di Monza, il cui titolare, Giancarlo Galimberti, era presente con la figlia Romina che, quindici anni fa, proprio al Niguarda, aveva subito il trapianto di midollo. Alla “posa” della targa è intervenuto anche il direttore generale del nososcomio milanese, Walter Bergamaschi, rientrato apposta dal Pirellone dove, da ieri, è stato chiamato a dirigere l'intera sanità lombarda. “Grazie per il sostegno che non da oggi Cancro Primo Aiuto dà al nostro ospedale e a questo reparto in particolare – ha detto Bergamaschi – Porre una targa vuole essere un segno della riscoperta degli ospedali come un patrimonio che, soprattutto in questi momenti di crisi, anche i privati vogliono aiutare, così come si riconosceva un tributo pubblico ai benefattori che sostenevano la Ca' Granda da cui discendiamo”.

L'intitolazione del reparto di Ematologia è stata anche l'occasione per altre due donazioni di Cancro Primo Aiuto al Niguarda: nelle mani di Bergamaschi è stato consegnato un assegno di 40 mila euro che servirà per sostenere la formazione di medici che si stanno specializzando, mentre alla dottoressa Sonia Ribera, responsabile del Servizio di ospedalizzazione ematologica domiciliare, sono state consegnate le chiavi di un'auto che servirà a portare gli operatori sanitari al domicilio dei malati. L'auto è intitolata alla memoria dei genitori di Roberto e Alessandro Ciceri, titolari della Beta utensili di Seregno e consiglieri di Cancro Primo Aiuto. “Quando compiamo questi atti – ha detto, a sua volta, Massimo Manelli, presidente vicario della Onlus brianzola – ci rendiamo conto, pur nella situazione di privilegio che abbiamo in Lombardia, di quanto lavoro ci sia comunque da fare”.

I ringraziamenti per queste donazioni sono arrivati anche dal direttore amministrativo Giuseppe Micale e dal direttore medico di presidio Gaetano Elli. “Nei momenti di bisogno per il nostro ospedale – ha concluso la dottoressa Enrica Morra, direttrice del Dipartimento di Ematologia e Oncologia del Niguarda – abbiamo sempre trovato disponibilità e risposte precise da Cancro Primo Aiuto, in particolare per quel che riguarda il sostegno economico per la formazione di nuovi medici che saranno un giorno i nostri sostituti”.

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