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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Roma

Perché la piazza di Monza si è illuminata con delle candele

L'iniziativa

Trecentocinquanta vittime di violenza transgender nel mondo di cui 50 si sono tolte la vita con il suicidio. Monza ha ricordato domenica 20 novembre, in piazza Roma, le vittime di violenza transfobica e transgender. Si è tenuto sotto l'Arengario il "Trans day of remembrance" con una manifestazione promossa dalla comunità LGBTQIAP+ della Brianza che ha portato in piazza una cinquantina di persone. 

A terra, al centro della piazza, tanti lumini per ricordare chi ha perso la vita, ucciso brutalmente a causa del proprio orientamento sessuale e chi, ancora oggi, per lo stesso motivo ogni giorno si ritrova a combattere nel mondo lavorativo e sociale. Una ricorrenza che è stata introdotta dalla comunità Lgbt per ricordare l'assassinio di Rita Hester avvenuto nel 1998: una donna afroamericana transgender che venne brutalmente assassinata ad Allston, nel Massachusetts. Una cerimonia che prevede in tutto il mondo l'accensione di una candela in ricordo di tutte le vittime della transfobia. E a Monza ne sono state accese centinaia, disposte al centro della piazza a formare il simbolo dell'uguaglianza tra i generi. 

"Adesso è giunto il momento di non nascondersi più - aveva spiegato l'associazione BOA -. invitando "tuttə in piazza per commemorare le vittime di odio transfobico e per dimostrare che la Brianza è inclusiva, transfemminista e intersezionale". Durante la manifestazione si sono alternati diversi interventi con momenti di riflessione e testimonianze. Tra queste anche parole che hanno toccato anche temi importanti come la paura, l'autismo e la doppia discriminazione che qualcuno si trova costretto a subire."Le persone transgender purtroppo nel nostro paese sono ancora discriminate in maniera più o meno palese" "Mi sembra di essere sospesa. Essere una persona transgender in questa società è visto come qualcosa di anomalo, di strano e sbagliato figuriamoci se sei anche una persona autistica che viene vista o come troppo diversa o come entità angelica che non è in grado di adattarsi a questa società. Io sono prima di tutto una persona...ma sono anche tante altre cose e spesso mi sento privata della possibilità di essere me stessa. Ascoltateci prima che la paura ci faccia tacere per sempre".

Nella piazza monzese, alla luce dei lumini, sono state ricordate le vittime dell'ultimo anno, con i loro nomi e le loro storie. Ricordate per non essere dimenticate e perchè l'odio non uccida più. L'evento ha avuto il patrocinio del comune di Monza e ha visto l'intervento anche dell'assessore alle Pari Opportunità Andreina Fumagalli.

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