La scelta animalista di un bar di Monza fa scuola fino a Napoli
Anche Gino Sorbillo ha esposto un cartello che recita: "Indossi una pelliccia? No pizza"
Da Monza a Napoli in nome del rispetto degli animali. La decisione di un bar monzese di esporre sulla porta di ingresso un cartello che vieta l'ingresso a chiunque indossi una pelliccia ha fatto parlare di sè per tutta la Penisola e qualcuno ha anche deciso di prendere posizione e imitare il cartello.
"Indossi una pelliccia? No pizza". Un messaggio chiaro e inequivocabile che da qualche giorno è comparso anche a Napoli, a ottocento chilometri di distanza. Il cartello è stato esposto da Gino Sorbillo, il noto pizzaiolo napoletano che all'ombra del Vesuvio, in via Tribunali, ha la sua pizzeria.
A rendere nota la decisione sono stati il consigliere campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e Gianni Simioli della trasmissione 'La radiazza'.
Si tratta di “un segnale di attenzione verso i diritti degli animali che ci auguriamo possa essere seguito anche da altri ristoratori", spiegano. “Nella pizzeria di Sorbillo, in via Tribunali, non sarà permesso l'ingresso a chi indossa la pelliccia perché è un capo che dimostra, platealmente, la violenza gratuita con cui vengono trattati gli animali che addirittura vengono uccisi per poter creare abiti non certo indispensabili".