Violenza Carugate, incidente probatorio: la ragazza accusa i due rumeni
La vittima ha confermato la ricostruzione degli inquirenti. La giovane era stata avvicinata a Milano, in piazzale Cadorna dai due balordi, che con una scusa scherzosa l'avevano convinta a salire in macchina
MONZA - Violenza sessuale di Carugate, questa mattina si è tenuto l'incidente probatorio. Di fronte al gip del tribunale di Monza dottoressa Anna Magelli si è presentata la giovane cittadina svizzera vittima della violenza qualche giorno fa. Nonostante le difficoltà dovute al trauma psicofisico subito, la giovane ha confermato in tutto e per tutto la ricostruzione investigativa dei Carabinieri. La ragazza si trova ancora ricoverata al Niguarda di Milano: farà ritorno in Svizzera una volta adempiute le funzioni processuali.
LA RICOSTRUZIONE- La giovane era stata avvicinata a Milano, in piazzale Cadorna dai due balordi, che con una scusa scherzosa l'avevano convinta a salire in macchina. L'hanno portata quindi in una cascinale nei pressi di Carugate, dove l'hanno violentata. Entrambi padri di famiglia, oprerai incensurati di 24 e 36 anni, l'hanno abbandonata poi per strada poco distante.
LE RICERCHE - E' stato un passante a notare la ragazza, in stato confusionale, e a soccorrerla dando poi l'allarme. Immediate sono scattate le ricerche, che hanno portato all'individuazione dei due violentatori: uno era alla fermata della metro di Bussero, l'altro a Carugate. Secondo quanto riferito dai militari nel corso di una conferenza stampa, è stato un automobilista a consentire l'identificazione di uno degli aggressori dopo avergli dato un passaggio: pochi chilometri dopo, però, incontrati carabinieri e ambulanze, aveva raccontato l'episodio consentendo l'arresto.
LA VITTIMA - La giovane vittima, di nazionalità svizzera, si trovava in Italia a quanto pare senza fissa dimora, circostanza confermata dai pochi effetti personali che aveva con sè.