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Cronaca

Una storia brianzola: il "buon ritiro" in Umbria di Milena, la sua Casa Vacanze

Ci scrive una lettrice di origini brianzole, che col marito ha aperto una casa vacanze vicino a Perugia: "Il piccolo noce". Ecco il suo racconto, una storia di vita oltre che d'impresa

Oggi vi presentiamo la Casa Vacanze Il Piccolo Noce: un'idea di una donna brianzola che, col marito, a un certo punto ha deciso di "cambiare vita" e trasferirsi in Umbria, a Pietrafitta-Piegaro in provincia di Perugia. Milena, questo il nome della donna, ci ha scritto per raccontarci la sua vita e la sua esperienza, i motivi della sua scelta, e per presentarci la sua "creazione": la casa vacanze, appunto. Il suo racconto ci ha colpiti. Per il coraggio con cui le scelte di vita possono davvero cambiare il proprio modo di essere e anche, perché no, offrire agli altri uno spunto per una vacanza diversa dal solito.

E poiché Milena ci tiene a dedicare ai suoi "conterranei" brianzoli il suo racconto, ve lo presentiamo in prima persona. Eccolo.

 

La Casa Vacanze Il Piccolo Noce nasce come realizzazione di un sogno mio e di mio marito che mi ha assecondato nel perseguire questa idea (forse un po’ pazza). Nasco a Milano nel gennaio 1963 e a circa due anni la mia famiglia si trasferisce a Vedano al Lambro, dove cresco, frequento le scuole elementari e medie e poi l'Istituto Commerciale Olivetti di Monza.

Con il primo impiego a Milano la vita di "provincia" mi va un po’ stretta e così nel 1985 comincio a frequentare i corsi serali dello IULM e vivendo a Milano dal lunedì al venerdì, inizio così ad  apprezzare sempre più la quiete della Brianza, Montevecchia con i suoi "formaggini" e la sua campagna, la gelateria fuori porta, i fiumi, le primule di campo, e così via.

Mi sposo nel 1994 in quel di Cormano e per altri 4 anni apprezziamo tutto quello che la Brianza e la Lombardia può offrire, campagna, laghi, montagna. Poi l'opportunità di fare carriera all'estero, in Olanda, e quindi baracca e burattini e si parte. La trasferta di qualche anno si trasforma in una residenza di circa 10 anni, in cui spesso si tornava nella nostra amata Lombardia che, con mio grande stupore, era definita "the south" (il sud) dagli Olandesi, ma come? Noi lumbard siamo al Nord! Le prospettive cambiano...

In questi 10 anni si apprezza ancora di più il patrimonio artistico culturale, enogastronomico dell'Italia, è ormai storia il nostro bagagliaio dell'auto pieno di pasta Barilla o Agnesi, per non dimenticare il parmigiano reggiano od il caffè, nei nostri primi anni da "Italians" per ritrovare il sapore di casa anche all'ombra dei polders olandesi. Proprio in questo periodo, cominciamo , quasi per gioco, a dare qualche piccola "lezione" sulle nostre (sane) abitudini alimentari, di convivialità ai nostri colleghi stranieri e ci accorgiamo di avere un patrimonio unico a disposizione, dire aceto di Modena, vuol dire scoprire un mondo sconosciuto, ritrovare tradizioni, sapori, prodotti che all'estero è impensabile trovare, mi ricordo ancora ,con estremo piacere, quando io e mio marito Klaas ci siamo improvvisati "chef a domicilio" per una famiglia olandese, portando tutti ingredienti italiani e facendo vedere loro come da uova, farina, acqua e manualità, nasca la nostra PASTA…lo stupore era tanto, e poi tutti a tavola a gustare questa meraviglia, l'integrazione a volte si può fare anche a tavola.

Varie sono state le occasioni per capire che sia io che Klaas avevamo voglia di sfruttare questa nostra abilità nel far apprezzare il "prodotto Italia", che sia un'opera d'arte, un tramonto o un piatto di tagliatelle al sugo (o il classico risuttin) e così cominciamo a dedicare le nostre vacanze sia alla Lombardia ma anche a mete che forse sono più "accattivanti" dal punto di visto turistico, soprattutto per il Nord Europa: e quindi eccoci in Umbria.

Dopo varie peripezie ci viene mostrata l'attuale nostra residenza (all'epoca era un annesso agricolo) e la casa colonica che ora è la Casa Vacanze, io e Klaas non abbiamo dubbi, qui nascerà il nostro sogno, è qui che vogliamo accogliere i nostri ospiti per far conoscere il patrimonio artistico-culturale e non solo.

Si acquista, si ristruttura, si studia, e sì perché non essendo originari della regione, dobbiamo conoscere usi, costumi, tradizioni, storie, aneddoti, prodotti e ricette locali,quindi tra il corso HACCP si frequenta il corso di Accoglienza turistica, si imparano le tecniche di potatura, si scoprono i segreti dello zafferano, si curano le prugne e tanto altro, la nostra filosofia di accoglienza non è quella del "ecco le chiavi e arrivederci", noi vogliamo essere parte integrante del soggiorno, dare consigli, suggerire itinerari, spiegare i segreti delle tradizioni, far capire che il centro storico di Perugia è storia, arte, musica, consigliare il miglior outlet per fare acquisti di prodotti rigorosamente Made in Umbria, e così via.

Poi finalmente nel 2011 il sogno diventa realtà, dal 16 Agosto siamo operativi, permessi, collaudi, tutto in ordine, ed inizia la fase 2, forse come si dice ora del Web, la 2.0, ed è quella più difficile, la crisi toglie a molti il piacere di viaggiare od obbliga a soggiorni più corti. Ma noi continuiamo nel nostro intento, far conoscere ciò che di bello il nostro Paese, ed in particolare questo territorio, offre: un lago fantastico, oasi naturalistiche che molti ci invidiano, un patrimonio culturale ricchissimo, una serie di eventi che è davvero difficile elencare, piccole botteghe artigiane che mantengono vive le tradizioni di un tempo, il tutto condito con l'olio extra vergine d'oliva d.o.p. eccezionale ed innaffiato con l'ottimo vino prodotto su dolci colline che diventano dorate al tramonto e che si affacciano su panorami di ineguagliabile bellezza.

Agli stranieri, ma non solo, facciamo vivere esperienze uniche, come essere agricoltore o pescatore per un giorno, e - credeteci - è davvero fantastico vederli a fine giornata: sono entusiasti, stanchi ma soddisfatti di quello che hanno fatto. Hanno trascorso un giorno sereno, vissuto senza la frenesia del blackberry o del telefonino che ha perso qualche chiamata.

Nei tempi di raccolta (o di pesca) le giornate iniziano presto, ma i ritmi sono dettati dalla natura non dai capo ufficio o dalle riunioni,  questo approccio è fantastico, riesci a vivere in pace con te stesso, a ritrovare il "fanciullino" che è in Te, a sorridere per una coccinella che si posa su un petalo di fiore e che non vuoi disturbare per inebriarti del profumo della rosa, insomma si impara a vivere a ritmo slow, non è facile abituarsi, ma quando ci si riesce è una grande conquista!

Per tutto questo l'Umbria ci ha conquistati ed anche in un momento così difficile vogliamo essere sereni e positivi e poter dare il benvenuto ai Monzesi che hanno bisogno di tranquillità e di serenità.

 

(Per contatti: Sito web Il Piccolo Noce)

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