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Arte e cultura / Arcore

Che cosa ci fanno trecento coccinelle davanti alla villa in Brianza

"Le mie coccinelle, senza occhi e sorde al rumore del mondo, sono testimoni e portatrici di amore, gioia e speranza" spiega l'artista

Sono più di trecento e sono disposte in cerchi ai piedi di una delle ville simbolo della Brianza. Fino a martedì sera ad Arcore sarà possibile ammirare l'opera temporanea dell'artista Giamblu Limonta che ha dato vita a una installazione itinerante sulla collinetta davanti alla Villa Borromeo.

"L’opera è dedicata alla visita che avremo martedì del sindaco di Betlemme in occasione del futuro gemellaggio previsto tra il nostro Comune e quello di Betlemme" spiegano dal comune di Arcore.

“Mi sono sempre chiesto se un artista abbia una qualche funzione nel mondo e per il mondo. Ebbene un artista, attraverso le sue opere, può essere definito un’occasione cognitiva” ha spiegato l'artista di Gordevio.

"Per questo ho voluto realizzare un progetto che fosse possibile condividere con più persone, un percorso della mia visione sul pensiero positivo. Ho scelto un animaletto umile, un coleottero come la coccinella dai sette punti neri, che è associato ad un augurio di buona sorte, come portatore di un mio messaggio positivo per gli uomini. Nella tenacia di una breve e fragile vita, nella perseveranza racchiusa in piccoli gesti, come quelli che compiono le coccinelle, si può cogliere la forza e la bellezza della natura. Loro non hanno occhi. A differenza dei ciechi disperati e indifferenti del romanzo “Cecità” di José Saramago, che pur vedendo non vedevano, le mie coccinelle, senza occhi e sorde al rumore del mondo, sono testimoni e portatrici di amore, gioia e speranza. Quella speranza che è alla portata di tutti e che ci spinge a non rinunciare ai nostri sogni".

"Cercare la nostra fortuna vuol dire soprattutto saper cogliere o creare l’opportunità, attirare a sé gli eventi più vantaggiosi, e non perdersi d’animo di fronte anche agli eventi più negativi. Siamo meno vulnerabili se abbiamo speranza, se cresciamo dentro di noi il seme del pensiero positivo e della gratitudine. Similmente il pessimismo cresce nei nostri cuori come una pianta infestante, e ci oscura la vista" ha concluso l'artista.

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