rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Largo Giuseppe Mazzini

Il futuro della Ciclofficina? In stazione, o in piazza (senza furgone)

Il sindaco Allevi e l'assessore al Commercio Longo precisano la posizione del comune di Monza in merito alla vicenda della Ciclofficina mobile

Nessuno sfratto per la Ciclofficina mobile: se Ermanno Bernardi vorrà continuare a lavorare in largo Mazzini potrà farlo, purchè non parcheggi il suo furgone nella piazza. Altrimenti dovrà trasferirsi nella zona della stazione.

A precisarlo il comune di Monza dopo l'annuncio della petizione on line lanciata dal proprietario dell'originale officina mobile che da anni ripara le biciclette, ritira quelle usate e vende accessori e pezzi di ricambio nella piazza. In pochi giorni sono oltre 1.300 le persone che hanno firmato per chiedere che quel "negozio" possa continuare a lavorare il martedì, giovedì e sabato a pochi passi dal Duomo. Il problema però, non sarebbe, il gazebo, ma quel furgone (sul quale l'artigiano ha tutto il necessario per lavorare) che in largo Mazzini non può rimanere. 

“La Ciclofficina di largo Mazzini può tranquillamente proseguire la sua attività, non è stata revocata nessuna autorizzazione - precisano il sindaco Dario Allevi e l’assessore al Commercio Massimiliano Longo -. Il Comune non ha mai vietato al titolare di svolgere regolarmente il proprio lavoro; come da concessione rilasciata dall’ufficio SUAP nel 2021, può infatti continuare a effettuare servizi di riparazione, nonché vendita di ricambi e accessori per biciclette, nelle giornate di martedì, giovedì, sabato e festivi”. Ma quel furgone deve giusto rimanere il tempo del carico scarico. 

"Già dal 2019, infatti, la Commissione Comunale per il Commercio sulle Aree Pubbliche aveva fornito alcune indicazioni da seguire per chi presentasse richiesta di occupazione di suolo pubblico nel centro storico - precisano dal comune -. Tra queste: è fatto divieto di tenere sul posto il veicolo di servizio e utilizzare ‘l’autonegozio’, è consentito il solo carico e scarico, previo rilascio dell’autorizzazione di accesso nei varchi da parte dell’ufficio ZTL (che si occupa delle Zone a Traffico Limitato); inoltre l’occupazione non deve provocare danni al manto stradale e alle strutture e, per una questione di decoro urbano, deve rispondere alle caratteristiche individuate dall’amministrazione per mantenere un’immagine coordinata, così come condiviso con i rappresentati di categoria". 

L'amministrazione comunale ha proposto al proprietario della Ciclofficina mobile un'alternativa: se è necessario, per svolgere la sua attività, anche la presenza del furgone può spostare la Ciclofficina nella zona della stazione. "Ma questa opzione è stata respinta - concludono Allevi e Longo -. Noi abbiamo sempre avuto a cuore il commercio cittadino e continueremo ad averlo, siamo aperti al dialogo e propensi a trovare nuove soluzioni per cercare un punto di unione. Con tutti”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il futuro della Ciclofficina? In stazione, o in piazza (senza furgone)

MonzaToday è in caricamento