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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

In cinque in 40 metri quadrati: "Non ce la facciamo più, ci manca l'aria"

La denuncia di una giovane coppia che con i tre figli (tutti minorenni) vive in una casa comunale di Monza. Da anni chiede un cambio alloggio, adesso si sono rivolti al sindacato

Da due anni chiedono un appartamento più grande: in cinque in quaranta metri quadrati manca l’aria, e in questo anno di emergenza sanitaria è stato difficile gestire tutte le attività quotidiane.

L’unico tavolo presente in casa è stato trasformato - a seconda degli orari -  in tavola per il pasto, in banco di scuola per la didattica a distanza, in scrivania per fare i compiti, in angolo laboratorio per i disegni e i lavoretti dei bambini.
Una situazione molto difficile quella che stanno affrontando Maria Fernanda Carpentieri e il marito Christian: la giovane coppia vive in un alloggio comunale di Monza insieme ai tre figli di 11, 7 e 2 anni. Da tempo la famiglia chiede agli uffici comunali un cambio alloggio, ma ad oggi senza alcun risultato.

"Mi sono ammalata di covid: io nell'unica camera, mio marito e i figli in sala"

Ad ottobre Maria Fernanda si è anche ammalata di covid e per quindici giorni ha vissuto segregata nell’unica camera da letto, mentre il marito e i bambini vivevano nel soggiorno. La coppia sta scoppiando: difficile  gestire la scuola, il lavoro e la vita familiare di cinque persone in soli 40 metri quadrati .

“Non sappiamo più come fare – spiega -. La casa è troppo piccola. Già prima della pandemia io dormivo in camera con i bambini e mio marito sul divano. Poi quando mi sono ammalata è stata una tragedia. Per fortuna non ho avuto crisi respiratorie e mi sono curata a casa, ma il medico mi ha raccomandato di vivere in isolamento. Ma come è possibile se abbiamo solo un bagno e una camera da letto? Mio marito continuava disinfettare. Ho vissuto nel terrore di poter contagiare i miei cari”.

Il sindacato: il Comune risolva il problema o finiamo in tribunale

Negli ultimi mesi la coppia è ritornata all’attacco, ma non riuscendo a farsi assegnare un alloggio più grande si è rivolta al sindacato As.i.a (Associazione inquilini e abitanti) di Monza che ha sede in via Cavallotti 55.

“Questa famiglia da anni chiede un aiuto – spiega Michele Quitadamo, responsabile del sindacato per il diritto all’abitare -. In cinque in una casa di 40 metri quadrati è inammissibile. In emergenza covid è un esempio di sovraffollamento”.

Quitadamo sollecita una rapida soluzione del problema, pronto anche a rivolgersi alle vie legali per aiutare la  famiglia ad ottenere un appartamento più grande. “A Monza ci sono gli alloggi adeguati alle esigenze di Maria Fernanda, di Christian e dei loro 3 bambini. Peraltro a Monza in un recente passato è stato volturato un contratto di affitto di un alloggio comunale di 3 locali a una persona che viveva da sola”.

Il Comune: "Ci stiamo attivando per trovare una soluzione"

Immediata la replica del Comune. “Conosciamo la situazione di quella famiglia che viene costantemente monitorata dalla Direzione Welfare del Comune. Tuttavia come avviene anche in altri casi di richiesta di cambio alloggi i vincoli posti dalla famiglia rendono più difficile l’individuazione di un nuovo alloggio. Stiamo già lavorando per trovare una soluzione adeguata alle loro esigenze”.
 

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