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Cronaca

Fare shopping scegliendo di fare del bene agli altri: a Monza sbarca Citybility

E' stato presentato Citybility, il progetto attraverso cui le associazioni non-profit locali possono far conoscere i propri progetti e ottenere finanziamenti attraverso gli esercizi commerciali di quartiere

Fare la spesa e insieme agli acquisti fare anche del bene agli altri. A Monza adesso si può: è stato presentato Citybility, il progetto attraverso cui le associazioni non-profit locali possono far conoscere i propri progetti e ottenere finanziamenti attraverso gli esercizi commerciali di quartiere.

Con il sostegno del Comune di Monza e di Unione Confcommercio Milano – Lodi – Monza e Brianza da maggio 2016 nel capoluogo brianzolo sarà possibile fare acquisti in un negozio e, contemporaneamente, fare donazioni a sostegno di progetti di solidarietà. Per ogni acquisto registrato con Citybility, l’esercente si impegnerà a donare finanziando la progettualità di una non-profit locale attraverso per esempio l’acquisto di defibrillatori, di carrozzine elettriche, di attrezzature per l’intrattenimento dei bambini degenti in ospedale e altre attività per il sociale. Monza sarà il primo comune in Italia ad avviare la sperimentazione del progetto grazie al “Bando Opportunità in Rete” ai sensi della delibera di Giunta Comunale n-148/2015, con il patrocinio di Unione Confcommercio di Milano – Lodi – Monza e Brianza.

La sperimentazione durerà due anni e sarà aperta a tutti i negozi e ai cittadini che vorranno partecipare ma riservata ad un numero ristretto di non-profit di Monza per consentire la finanziabilità dei progetti benefici presentati. Tra i progetti che è possibile finanziare c’è il recupero di antichi mulini nel parco di Monza, il trasporto per i disabili e il pagamento dell’ultima rata per l’acquisto di un’altra automobile attrezzata per il trasporto disabili per la Fondazione Tavecchio o ancora l’acquisto di un altro ecotomografo per la diagnosi rapida delle patologie causate dalla prolungata immobilità per Progetto SLANcio/Coop la Meridiana2.

Citybility rappresenta la prima piattaforma di Social Responsibility Shopping® : gli esercenti trovano nuovi clienti e tornano a essere il punto di riferimento delle comunità in cui lavorano; i clienti sostengono le cause sociali in cui credono; le associazioni non-profit ricevono un aiuto reale per i piccoli e grandi progetti di cui si occupano.

Ma come funziona? Attraverso la piattaforma digitale di Citybility gli esercenti che scelgono di aderire al progetto possono sostenere la causa di una delle associazioni no-profit e avviare una campagna di marketing per finanziare i progetti in corso e permettere alle persone di scegliere quale causa benefica sostenere con il loro shopping consapevole.

L’applicazione per iOS e Android, una volta installata gratuitamente, consente ai cittadini di vedere tutti i progetti da finanziare e i negozi che li sostengono, di scoprire direttamente i negozi più vicini che partecipano alla raccolta fondi (la App è geolocalizzata), di registrare le transazioni nei negozi. In ogni momento, sarà possibile controllare sull’applicazione e sul sito web lo status della raccolta fondi. I cittadini avviano la donazione recandosi nei negozi che sostengono un progetto e registrando i loro normali acquisti sull’applicazione in maniera rapida, semplicemente inquadrando il codice QR che trovano sull’espositore vicino alla cassa.

Il negoziante, per ogni acquisto che supera lo scontrino minimo dichiarato al momento della sua iscrizione a Citybility, s’impegna ad effettuare la donazione a favore della non-profit supportata. La donazione sarà bonificata direttamente dal negoziante alla fine del mese o del trimestre. Alla ricezione del bonifico, la non-profit sarà tenuta a darne conferma attraverso una procedura digitale semplificata.

Citybility è un’idea che nasce al MIP, la Business School del Politecnico di Milano, dall’incontro fortunato di persone molto diverse tra loro. Nel 2012, Alessandro Notaro, Ivan Ciaburri, Mario Benuzzi e Mariga Perlongo – un esperto d’informatica, uno specialista di comunicazione, un manager nel settore ICT e un ingegnere, tutti con oltre dieci anni di esperienza professionale alle spalle –tra un esame e l’altro scelto di mettersi in gioco per creare qualcosa di utile e di nuovo.

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