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Qualità della vita, Monza 20esima: sanità prima in Italia, ma che noia

La provincia di Monza e Brianza si posiziona al 20esimo posto nella classifica del “Sole 24 ore” sulla qualità della vita. Eccelle la sanità, prima in Italia. Latita lo svago, con Monza 94esima nella classifica del “tempo libero”

Si vive bene e tranquillamente. Gli affari e il lavoro sono diminuiti a causa della crisi, ma le occasioni non mancano. E il sistema sanitario è per distacco il migliore d’Italia. Ma, e questa è l’unica pecca, ci si annoia da morire. 

E’ una Monza e Brianza tranquilla, godibile, ma abbastanza “morta” quella fotografata dalla tradizionale classifica sulla qualità della vita del “Sole 24 ore”. L’indagine del quotidiano, che si snoda attraverso sei grandi aree tematiche - dal tenore di vita al tempo libero, passando per il lavoro e la sanità -, assegna alla provincia di Monza e Brianza un rispettabilissimo ventesimo posto su un totale di centodieci province prese in esame

Monza, che compare per la prima volta nella speciale classifica, conquista un totale di 542 punti, arrivando - ad esempio - a soli cinque punti dalla capitale Roma, sedicesima in classifica. A guadagnare lo scettro di miglior provincia d’Italia è invece Bolzano, seguita - con un bel margine di vantaggio - da Milano seconda e Trento terza. La maglia nera, invece, va a Reggio Calabria, che con Vibo Valentia e Caserta chiude la graduatoria. 

A regalare il ventesimo posto a Monza è soprattutto l’indicatore “servizi e sanità”, con la provincia brianzola che si posiziona addirittura al primo posto in Italia: segno di un’eccellenza troppo spesso sottovalutata o dimenticata. Ottimo risultato anche per il “tenore di vita”, la cui speciale classifica vede Monza e Brianza al quindicesimo posto su centodieci grazie soprattutto a delle buone pensioni e a un ottimo patrimonio familiare medio. 

Apprezzabilissimo è anche l’ordine pubblico, che fa della provincia - diciannovesima in classifica - un posto tranquillo dove vivere. I numeri in effetti lasciano poco spazio ai dubbi e fanno di Monza e Brianza una tra le zona più sicure d’Italia. Per ogni centomila abitanti, ad esempio, ci sono “soltanto” centonovanta borseggiatori; mentre nell’ultimo anno su centomila abitanti soltanto cinquantadue hanno denunciato una rapina. Un po’ peggio, invece, va per i furti in casa con 647 denunciati ogni centomila residenti in provincia. 

Un buon risultato per Monza e Brianza arriva anche in tema di affari e lavoro. La provincia, infatti, si piazza al quarantunesimo posto con uno dei tassi d’occupazione più alti d’Italia: 68% contro una media del 56 e a soli tre punti percentuali dal 71 di Bolzano, la migliore in tutto lo Stivale. 

Una nota negativa, però, c’è. Un indicatore in cui Monza e Brianza arriva a pochi passi dal fondo della classifica: il “tempo libero”. Nella speciale classifica sullo svago, infatti, la provincia brianzola si piazza al novantaquattresimo posto su centodieci, “merito” dei pochi cinema - uno per ogni centomila abitanti - e dei “soli” sessantotto milioni di euro spesi dai turisti stranieri negli scorsi dodici mesi. 

Una provincia bella, efficiente e funzionale, insomma, che però fa fatica a regalare divertimento e attrattività. Una provincia che, se riuscisse a risolvere i suoi problemi, potrebbe puntare senza problemi ai primi posti della classifica. 
 

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