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Cronaca

Monza al 35esimo posto per lo stato di salute delle scuole in Italia: la classifica

Trentacinquesimo posto per il capoluogo brianzolo nel XVII Rapporto Legambiente sullo stato della Scuola in Italia

C'è da rimboccarsi le maniche e da investire per migliorare ma le scuole a Monza non stanno "malaccio". A dirlo sono i dati del XVII Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, l'indagine annuale sulla qualità dell'edilizia scolastica e dei servizi scolastici presentata a Roma nell'ambito del primo Forum dell'edilizia scolastica organizzato da Legambiente, La Nuova Ecologia e Kyoto Club. 

Monza è al 35esimo posto su ottantasei città capoluogo di provincia con un punteggio pari a a 59,5% (dalla classifica per incompletezza di dati sono state escluse Ascoli Piceno, Benevento, Cagliari, Caserta, Cosenza, Enna, Pesaro, Trapani).

Secondo quanto emerge dal dossier in Italia il 65,1% degli edifici è stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica (1974), il 90,4% è antecedente alla legge in materia di efficienza energetica (1991) e solo una scuola su due ha certificati di collaudo e idoneità statica. Un quadro, quello tracciato dal Rapporto, che tratteggia un panorama poco confortante delle scuole italiane, "ancora troppo poco sicure e lontane dagli standard di sostenibilità" spiega Legambiente.

Sul podio della classifica Legambiente c'è Piacenza che grazie ai dati eccellenti legati alla sicurezza e alle buone pratiche per la mobilità, con le sue quindici linee di pedibus, spodesta Trento (3°) e primeggia su Parma (2°). A seguire nella classifica Prato (4º), Bergamo (5º), e poi Reggio Emilia (6º), particolarmente attenta ai progetti educativi.

Allargando lo sguardo sullo stato di salute delle scuole in Lombardia dalla classifica emerge che sul territorio gli edifici scolastici risultino molto datati, con il 79,1% delle scuole costruite prima del 1974 e solo l'1,5% dopo il 2001. Nonostante ciò la Lombardia risulta però una di quelle regioni che ha stanziato più fondi per la messa in sicurezza e per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, con una somma almeno tre volte superiore alla media nazionale.

Sul fronte scuola a premiare i comuni lombardi nella classifica Legambiente sono stati anche i prametri presi in considerazione relativi alle buone pratiche grazie agli investimenti in progetti educativi e iniziative e all'attenzione riservata all'alimentazione bio e con prodotti IGP e DOP nelle mense scolastiche dove si privilegiano prodotti a Km 0 e il cibo inutilizzato viene raccolto per essere destinato alle organizzazioni no profit.

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