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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Desio

Truffe in casa, i consigli dei carabinieri: ecco come evitarle

I militari della compagnia di Desio hanno diffuso una serie di consigli per evitare di cadere nelle truffe. E' partita, nelle aree più a rischio, una campagna di sensibilizzazione. Tutti i suggerimenti dei carabinieri

Il segreto è non lasciarli abbindolare dalle parole di finti carabinieri o poliziotti. Una buona abitudine è non fidarsi di (quasi) nessuno e rispettare i consigli che i carabinieri della compagnia di Desio hanno diffuso per cercare di ridurre al minimo le truffe in casa.

“Quando ti trovi in casa - scrivono i militari in una nota - se non sei sicuro dell’identità di coloro che si presentano alla porta contatta il numero unico di emergenza 112 o la Stazione Carabinieri più vicina; non aprire agli sconosciuti”. 

Una delle truffe più diffuse e riuscita è quella messa a segno da finti incaricati di aziende pubbliche e non. E per questo i militari specificano che “tutte le aziende (luce, gas, telefonia, Asl) preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti non aprire a nessun incaricato”. 

“Quando rientri a casa - continuano i consigli dei carabinieri - stai attento che nessuno ti segua, chiudi la porta e non lasciare la chiave nella serratura; non far entrare in casa persone che dicono di essere state mandate dall’amministratore, dal vicino, da un parente, dalla banca per problemi di varia natura; durante gli interventi manutentivi fai in modo che ci sia una persona di fiducia che ti aiuti; non mandare i bambini ad aprire la porta; se utilizzi internet, diffida di chiunque ti chieda le tue credenziali e informazioni personali. Non comunicare mai i tuoi dati bancari”.

Sono gli stessi militari, poi, a tracciare il profilo dei potenziali truffatori, per permettere alle vittime di riconoscerli. 

“I truffatori - spiegano dal comando di Desio - possono essere uomini o donne, anche anziani; di norma usano modi gentili ma decisi, tendono ad essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e, spesso, cercano di disorientare la vittima con fiumi di parole; potrebbero conoscere il vostro nome e cognome o fingono, con frasi semplici e brevi, di conoscere figli, mariti, mogli o altri parenti; possono operare da soli, ma più spesso con uno o più complici per dividersi i compiti. Chi interviene per offrire “aiuto” alla  vittima può essere infatti un loro complice”. 

Altro trucco usato dai truffatori può essere quello di presentarsi come un agente o un militare. “Ricorda che - avvisano i carabinieri - le Forze dell’ordine operano di norma in coppia, in divisa e in vetture di servizio, mentre agiscono in borghese soltanto in determinate zone e per specifiche operazioni; i Carabinieri e la Polizia di Stato possono svolgere servizio di vigilanza e prevenzione anche a piedi, come nel caso dei poliziotti o dei carabinieri di quartiere”.

“Prima di decidere se aprire o meno la porta di casa a chi si presenta come rappresentante delle Forze dell’ordine, è opportuno - evidenziano i militari - capire bene il motivo della visita; controllare con cura il tesserino di riconoscimento; osservare, per quanto possibile, i particolari della divisa e degli accessori (i Carabinieri non si presentano mai con felpe o pettorine, come successo in recenti casi di truffe, ma indossano sempre la classica uniforme, in perfetto stile militare”. 

“Eventuali malintenzionati - spiegano i carabinieri di Desio - potrebbero utilizzare alcune scuse per entrare all’interno dell’abitazione, ad esempio per controllare che l’appartamento non sia stato visitato dai ladri, come successo in case vicine; ricercare eventuali ladri che si aggirino nelle vicinanze o perché visti entrare nell’androne; verificare le banconote tenute in casa o prelevate in banca”.

L’opera dei carabinieri non si ferma, però, a una lista di consigli. E’ in atto, infatti, in tutte quelle realtà maggiormente esposte, una campagna di sensibilizzazione. 

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