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Cronaca

I comitati di quartiere: "Basta costruire, no alla variante normativa al Pgt"

Hanno presentato in Comune un documento di 50 pagine in cui espongono tutte le loro criticità

I Comitati di quartieri di Monza dicono no alla variante normativa al Pgt in vigore. Una variazione addottata dal Consiglio comuale lo scorso 15 luglio. Si sono messi al lavoro e hanno consegnato in Comune un documento: 50 pagine e 128 osservazioni a quella variante che, per molti cittadini, è un attacco al verde e alla vivibilità della città. 

"Ecco perchè diciamo no alla variante"

"Sarebbe gravissimo approvare una variante che, con singole modifiche normative, in realtà scardina la logica e il progetto del Pgt  vigente (2017) - spiega il coordinamento dei Comitati -. Un pgt che già di per sé presenta forti criticità dal punto di vista della previsione di nuova residenza su aree dismesse, ma anche su aree libere, viene ulteriormente peggiorato con l’eliminazione di tutte quelle norme sia di indirizzo che prescrittive che tendevano in qualche modo a regolamentare le previsioni edificatorie e a mitigarne il peso. La deregulation insita ora in questo “snellimento” della normativa non consente neppure di capire il rapporto tra nuove previsioni residenziali (quanti abitanti sono previsti per Monza?) e standard di legge, poiché si prefigura un incontrollato aumento della funzione residenziale (e delle relative volumetrie) anche attraverso il meccanismo delle cosiddette “premialità”, consentendo anche la riduzione della dotazione di servizi e l’aumento di alcuni indici edificatori. Il tutto senza tenere conto dell’alto tasso di urbanizzazione raggiunto da Monza, di almeno 5.000 alloggi non occupati e della stabilità della popolazione residente negli ultimi 40 anni".

I timori per il futuro deposito della M5

Anche l'arrivo della M5, magari tra dieci anni, con l'aprrovazione della variante porterà alla realizzazione, senza possibilità di opposizione, della realizzazione di un deposito nell'area di Casignolo con un consumo di aree agricole tra i 13 e i 18 ettari.  "Il recepimento “in automatico” nel Pgt del tracciato, delle fermate e del deposito della metropolitana M5, presenta aspetti di illegittimità perché consumerà suolo, in contrasto con la LR 31/2014 (art. 5, comma 4) - precisano i comitati di quartiere -. Nelle Norme di Attuazione del Documento di Piano, sono stati cancellati tutti i riferimenti normativi alla rete ecologica e alla rete dell’urbanità e della naturalità diffusa, così come iriferimenti ai Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS). Nessuna illustrazione è stata fatta preventivamente alle 10 Consulte cittadine delle ricadute sui quartieri di questa variante e nessun parere è stato loro chiesto. Il documento “Le città nella città”, citato nelle norme in diverse parti del PGT, è un documentofantasma: si dice solo che “verrà aggiornato periodicamente”, ma non si conoscono i sui contenuti. I verbali del Tavolo tecnico scientifico non esistono". 

"Bocciamo questa variante"

I Comitati di quartieri non si capacitano di questa accelarata della variante normativa a meno di un anno dalla scadenza, prevista per maggio del prossimo anno. "Riassumendo, la variante normativa prevede: aumento degli indici edificatori negli ambiti compatibili di trasformazione (AcT); aumento della quota residenziale negli AcT; possibile trasformazione di aree produttive dismesse (D1) in volumetrie anch’esse residenziali; possibile riduzione delle aree da cedere al Comune; recepimento “in automatico” del tracciato della linea Metropolitana M5 senza considerarne gli effetti indotti sulla Città; nessun computo delle nuove previsioni di popolazione pur di non modificare un importante allegato del PGT 2017. Tale variante quindi è fortemente dannosa perché mantiene le criticità del PGT vigente come il consumo di suolo (aumentandolo) ed aggrava la previsione eccessiva di nuovo residenziale aumentando gli indici edificatori. Ciò che occorre è invece, l’elaborazione e l’approvazione di una Variante generale (cartografica e normativa) al PGT vigente, con obiettivo zero consumo di suolo, per uno sviluppo veramente sostenibile del territorio e per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Monza. L’impressione è che l’eventuale approvazione della variante normativa avrà come unico effetto quello di far prevalere l’interesse di alcune decine di immobiliari su quello dell’intera collettività".

L'appello a tutti i consiglieri comunali

Il Coordinamento dei comitati e delle associazioni di Monza rivolge ancora un appello ai Consiglieri comunali, a prescindere dagli schieramenti politici, perché non procedano all’approvazione della variante normativa al PGT per le gravi criticità e profili di illegittimità in essa contenute. Il Coordinamento di Comitati eAssociazioni di Monza - Legambiente Monza Circolo A. Langer, CCR - Gruppo ambiente e territorio, Comitato Parco A. Cederna, Comitato la Villa reale è anche mia, Comitato Bastacemento, Comitato via Boito-Monteverdi, Comitato di via della Blandoria, Comitato Triante, Comitato quartiere S. Albino, Comitato quartiere San Donato/Regina Pacis, Comitato pro Buon Pastore, Comitato Gallarana, Comitato residenti area Scotti, Comitato via Perosi, Comitato viale Lombardia 246, Comitato San Fruttuoso Bene Comune.

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