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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Piazza Giuseppe Cambiaghi

Tensione al comizio di Grillo. Un contestatore: "Mi hanno malmenato"

Attimi concitati al comizio da oltre tremila persone del comico genovese. Un uomo avrebbe detto di essere stato malmenato da alcuni attivisti. Ma i "grillini" smentiscono categoricamente: "Ha provocato lui"

MONZA - Momenti di tensione al comizio di Beppe Grillo, nella tappa brianzola dello "Tsunami Tour" a Monza, in piazza Cambiaghi, la sera di martedì 19 febbraio, per un contestatore "sgradito". 

VIDEO:  GRILLO A MONZA, MOMENTI DI TENSIONE CON UN CONTESTATORE (AP/MONZA TODAY)

Mentre il leader del Movimento 5 stelle parlava  dal palco, un uomo tra i 25 e i 30 anni ha raccontato di essere stato "aggredito" da alcuni esponenti della formazione politica: il giovane attivista  stava contestando (a suo dire civilmente) il comico genovese. "Sono stati due militanti a prendermi con la forza, solo perchè ero a urlare contro questa persona  (Grillo, ndr) che stava dicendo delle baggianate" ha affermato in lacrime il giovane.

LA SMENTITA - I grillini, tuttavia, hanno categoricamente smentito la versione dell'uomo, sostenendo che era stato proprio lui a rendersi  molesto; nel corso della contestazione - questa la ricostruzione - ci sarebbe stato un alterco con una ragazza nei pressi di uno dei banchetti ai margini della piazza. Per questo motivo alcune persone, non è chiaro se militanti o semplici spettatori, avrebbero cercato di allontanarlo.

C'è stato qualche spintone e attimi concitati, con il banchetto semirovesciato.  Il giovane, in evidente stato di choc emotivo, è stato accompagnato fuori dalla piazza in lacrime da alcuni poliziotti, accorsi per calmare gli animi  accesi dal diverbio. 

IL COMIZIO - Il comizio si è quindi svolto in maniera regolare. Presenti in piazza circa 3mila persone, che hanno ascoltato  e applaudito il leader 5 stelle e la sua proposta di "mandare a casa la vecchia politica" nel solito clima di rabbia verso la casta.

LA RABBIA - Il problema è proprio questo: la rabbia. Grillo dice tante verità,  alcune delle quali scomode: ma fomentare la piazza è un altro discorso. Pochi istanti prima, un'altra persona - questa volta a pochi metri dal palco - aveva posto platealmente delle domande al comico con l'aiuto d un megafono. Grillo ha risposto a tono, inizialmente contrariato: ma dopo qualche istante, forse intuendo che la situazione stava per sfuggirgli di mano, è diventato più conciliante, riuscendo a calmare gli animi.

SABOTARE IL MOVIMENTO? - Probabilmente,  simpatizzanti e militanti ci accuseranno di essere faziosi e voler sabotare il Movimento a pochi giorni dalle elezioni. Niente di più lontano dalla verità.  Grillo in questi anni ha avviato il cambiamento come nessuno è riuscito a fare: chi lo vota sa cosa vuole, e probabilmente lo otterrà.  Su questa rivista abbiamo  dato spazio a molte battaglie degli attivisti monzesi e brianzoli. Ma non ammettere di fronte al palco fotografi, giornalisti e cineoperatori arrivati per fare il loro lavoro, cioè documentare la realtà, giustificandosi con la frase: "Abbiamo i nostri canali di comunicazione" non è, sicuramente, un gesto accettbile per una formazione politica che vuole essere "nuova". Come non lo è mandare comunicati stampa alle redazioni, spiegando quale linguaggio usare per parlare del Movimento.  La disciplina prussiana, e questo lo sanno bene i vecchi partiti, dura finchè non si viene eletti in Parlamento.

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