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La storia / Concorezzo

Francesco entra in comunità: dopo il video virale del padre, il ragazzo verrà curato

Settimana scorsa il padre aveva postato sui social un video appello per chiedere l'accoglienza del figlio in una comunità: "Abbiamo paura per la sua e per la nostra incolumità"

Settimana scorsa Giuseppe, un papà di 50 anni di Concorezzo, aveva deciso di affidarsi ai social. Di raccontare attraverso un video, diventato subito virale, il dramma che stava affrontando la sua famiglia. Oggi, finalmente, è arrivata la notizia che da tempo attendeva: suo figlio Francesco, 18 anni affetto da schizofrenia paranoica, verrà accolto in una comunità del Milanese. L’ingresso è previsto all’inizio della prossima settimana. Nella mattinata di martedì 6 giugno è arrivata la telefonata: gli assistenti sociali andranno a casa di Giuseppe e accompagneranno il ragazzo nella struttura dove verrà seguito dagli specialisti.

"Provo gioia e dolore insieme"

“È una notizia bellissima, ma che riempie il cuore di dolore perché nostro figlio dovrà andare via - racconta Giuseppe a MonzaToday -. Andrà via per il suo bene, per essere curato e seguito dagli specialisti, affinché la situazione non degeneri. Sarà certamente un distacco doloroso: io e mia moglie amiamo nostro figlio, ma proprio perché gli vogliamo bene abbiamo chiesto che lui potesse essere seguito da chi, davvero, gli può dare una mano”.  

Un dramma familiare 

La storia di Giuseppe era diventata virale: “I problemi di mio figlio sono iniziati quando era piccolino - aveva raccontato  Giuseppe a MonzaToday -. A mio figlio è stata diagnosticata la schizofrenia paranoica. È seguito dagli assistenti sociali e dal Cps di Vimercate. Più di una volta è finito in pronto soccorso ed è stato poi ricoverato in Psichiatria. Ma la sua situazione non migliora. Ci è stato riferito che è in lista d’attesa per essere inserito in una comunità nel Milanese. Ma ogni volta che telefoniamo agli assistenti sociali per chiedere aggiornamenti sulle tempistiche ci riferiscono che è questione di poche settimane. Ma è da mesi che queste settimane continuano a passare e la situazione di Francesco peggiora”.

Nel lungo video Giuseppe aveva raccontato le difficoltà nella gestione del ragazzo che nei momenti di grande rabbia aveva anche spaccato le porte di casa, aveva telefonato in preda a crisi di delirio ai carabinieri dicendo di sentire voci, è stato più volte ricoverato nelle strutture del territorio e dopo diverse settimane di terapia veniva dimesso. “Mio figlio non sta bene e noi abbiamo paura - prosegue -. Purtroppo è anche caduto nel vizio degli spinelli e del gioco d’azzardo. Non possiamo tenere Francesco chiuso in casa: è grande, esce, si sposta autonomamente raggiungendo anche alcuni amici. Brutte compagnie, purtroppo, che peggiorano ulteriormente questa situazione già molto complicata. Gli hanno rubato anche 5 telefonini. Io sono l’unico in famiglia che ha la forza di tenergli testa ma, lo ammetto, dormo vestito sempre con la paura che mi possa succedere qualcosa. Ormai è 2 anni che non riesco più a riposare serenamente. Chiedo solo che mio figlio venga ricoverato: per il suo bene e per il bene di noi familiari”.

La notizia tanto attesa

L’Asst di Vimercate, presso il cui Cps Francesco è in cura, aveva fin da subito confermato la conoscenza e la grande attenzione con cui gli operatori da tempo seguono la vicenda del ragazzo, ma anche le liste d’attesa per l’ingresso nella comunità più adatta alle esigenze del giovane. “Francesco adesso entrerà in comunità - conclude papà Giuseppe -. Siamo certi che per lui sarà la soluzione migliore: per il suo bene, per affrontare la patologia e le sue dipendenze. Perché non finisca in quelle brutte compagnie che potrebbero anche indurlo a compiere azioni illecite. Francesco è un bravo ragazzo, cresciuto in una famiglia di onesti lavoratori che per lui vogliono solo il meglio”.

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