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Cronaca

"Ho abusato di lei e l'ho picchiata fino a ucciderla", confessa il patrigno di Sharon

La piccola era morta in ospedale. Prima il racconto di un incidente domestico poi l'atroce verità delle botte e degli abusi emersa dall'autopsia

Ha confessato l'omicidio della piccola Sharon, morta a soli 18 mesi lo scorso gennaio in un appartamento di Cabiate. Gabriel Robert Marincat, 25 anni, ha ammesso di aver abusato della piccola e di averla picchiata fino a causarne la morte. Il giovane, in seguito alle risultanze dell'autopsia e alla ricostruzione degli inquirenti, era stato arrestato a Lentate sul Seveso, a casa dei genitori, lo scorso gennaio.

 "Sì, ho abusato di lei poi l'ho picchiata fino ad ucciderla" ha confessato il 25enne, come riporta l'Ansa. Marincat era stato arrestato per morte come conseguenza di maltrattamenti in famiglia. Il reato contestato poi era stato modificato nei giorni scorsi, all'esito dell'autopsia in omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale ai danni di una bambina.

Il racconto dell'incidente con la stufetta poi la verità

Da gennaio scorso non aveva mai cambiato versione, sostenendo che si fosse trattato di un incidente come aveva raccontato anche il giorno della tragedia. Nei momenti successivi all'intervento dei soccorsi la versione fornita agli inquirenti era stata la caduta accidentale addosso alla piccola Sharon di una stufetta mentre la bambina stava giocando. Quel pomeriggio a prendersi cura della bambina c'era proprio il 25enne che da qualche tempo si era trasferito a Cabiate nell'appartamento della madre della piccola che in quel momento era a lavoro.

Quella versione però è stata poi smentita nei giorni successivi dall'autopsia sulla bambina che ha portato alla luce segni di percosse e di violenze sessuali.   Adesso la Procura intende chiedere il giudizio immediato per il giovane.

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