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Cronaca

La ricetta anti-crisi dei lombardi: riparare, luci spente e riscaldamento al minimo

Ci si arrangia come si può per far fronte alla crisi, anche riconsiderando abitudini acquisite da anni. Serate a casa con gli amici e macchina in garage, ma aumentano le riparazioni low cost fatte soprattutto da extracomunitari

MONZA  - Ricetta anticrisi delle famiglie lombarde: luci spente e riscaldamenti al minimo (3 su 5 stanno più attente ai consumi di casa), spesa mirata (il 43% compra meno per evitare gli sprechi), uscite solo il fine settimana (per il 29%). Riducono le uscite soprattutto i giovani (circa 1 su 2) e 1 under 35 su 4 passa le serate a casa di amici. E poi auto ferma in garage (1 su 4). Non si butta via niente: il 22% dei lombardi preferisce riparare anziché comprare. I dati sono della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

RIPARAZIONI LOW COST -  Non solo. Con l'incertezza sul futuro unica vera compagna di vita per tanti,  non si butta via niente: il 22% dei lombardi preferisce riparare anziché sostituire. Il vecchio elettrodomestico, l’abito dimenticato nell’armadio e anche il divano di casa tornano a vita nuova “rattoppandoli”. E gli effetti si fanno sentire sulle imprese delle riparazioni, specialmente quelle extracomunitarie: crescono, infatti, del 6,1% in un anno le imprese attive in Lombardia nella riparazione di elettrodomestici, calzature mobili e vestiario con titolare extracomunitario (mentre il dato complessivo del settore registra una flessione annuale di -0,7%). Soprattutto cinesi, che contribuiscono a creare un giro d’affari che vale in Lombardia circa 150 milioni di euro, e che non subisce flessioni. Scegliere le riparazioni e rinviare l’acquisto è anche una scelta psicologica: 4 lombardi su 5 si aspettano ancora nuovi aumenti sui prezzi nel corso del 2013.

COME USCIRE DALLA CRISI - Come uscire dalla crisi? Se l’agenda del prossimo Governo fosse scritta dalle famiglie lombarde, per far fronte ai problemi del Paese, 6 lombardi su 10 interverrebbero subito sul mondo del lavoro (66%). La disoccupazione infatti preoccupa ancora: l’89% delle famiglie lombarde prevede un aumento della disoccupazione in Italia per il 2013, anche se resta contenuto il numero di nuclei familiari che temono un licenziamento in “casa” (7 su 10 credono che nessuno in famiglia perderà il posto di lavoro). E dopo il lavoro, tra le priorità del prossimo Governo per i lombardi dovrebbero esserci misure più consistenti per il sistema delle imprese (16%), il  welfare - tra istruzione, salute e pensioni - (12%) e la famiglia (9%)

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