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Movida violenta / Lissone

La rissa nel bar e le botte nel parcheggio: locali "vietati" per 4 ragazzini in città

Sono 4 i provvedimenti di D.Ac.Ur. (divieto di accesso a determinati luoghi) emessi dal questore Marco Odorisio nell'ambito delle attività di monitoraggio e contrasto della movida violenta

Una rissa nel locale e un violento pestaggio nel parcheggio. Un episodio avvenuto lo scorso 29 maggio, a Lissone, nei pressi di un bar che aveva visto l'intervento dei carabinieri per cui ora dalla questura sono arrivati quattro provvedimenti di D.Ac.Ur. (divieto di accesso a determinati luoghi).

La rissa e il pestaggio

Il divieto di frequentare i locali situati a Lissone, lungo via Della Repubblica, ha colpito quattro giovanissimi, tra i 17 e i 22 anni, cittadini italiani e di origine straniera. Il provvedimento è stato emesso dal questore Marco Odorisio, a seguito dell’istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza, finalizzata a garantire la sicurezza urbana e a prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni criminosi. I fatti, così come ricostruiti, hanno delineato - come specificano dagli uffici di via Montevecchia - un "quadro alquanto preoccupante della situazione che ha visto coinvolti altri avventori del bar, uno dei quali è stato aggredito e picchiato nel parcheggio ed inseguito all’interno del locale dove ha cercato riparo e la cui autovettura è stata danneggiata, tanto che la portiera destra è stata scardinata e colpita ripetutamente". Quella stessa sera a causa dello scontro era stata scardinata anche la porta di un minimarket adiacente al locale. 

Il divieto per la movida

I quattro ragazzi - tutti tra i 17 e i 22 anni - sono stati colpiti da un divieto di accesso ai locali pubblici situati in viale della Repubblica a Lissone, dei quali per i tre maggiorenni della durata di 1 anno e per il minorenne della durata di 6 mesi. I quattro giovani, tutti residenti nella provincia di Monza e della Brianza, risultano indagati dai carabinieri di Lissone per i reati di rissa, lesioni personali e danneggiamento commessi all'interno e all'esterno del locale.

"I provvedimenti adottati sono finalizzati a riportare sicurezza e libera fruibilità dei luoghi pubblici che erano abituale luogo di ritrovo di autori di condotte illecite, ma costituiscono anche un richiamo immediato e tangibile nei confronti dei destinatari come invito a rimodulare ed arginare i propri comportamenti" specificano dalla questura.

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