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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Piazza Cambiaghi senza pace: degrado, molestie e finestrini ridotti in frantumi

La denuncia da parte di alcuni residenti. "Siamo esasperati. Abbiamo paura di aggressioni l'area è un degrado unico. Continue molestie a chi attraversa la piazza"

I residenti di piazza Cambiaghi non ce la fanno più. La mattina devono fare lo slalom tra chi passa la notte sotto i portici trasformati in vespasiani a cielo aperto, e qualcuno si è ritrovato anche la sorpresa dei finestrini dell’auto spaccati con dentro uno sconosciuto che dormiva. Chi vive e lavora nella centralissima piazza a pochi passi dal Duomo di Monza chiede che la situazione venga definitivamente risolta.

“Siamo esausti non possiamo continuare a vivere così – racconta uno dei componenti del Comitato di piazza Cambiaghi -. La mattina e la sera quando usciamo e rincasiamo spesso veniamo insultati da queste persone. All’ordine del giorno anche le molestie, per fortuna solo verbali, alle donne e alle ragazze che attraversano la piazza e si dirigono al parcheggio. Sono all’ordine del giorno i finestrini delle auto spaccati per recuperare anche solo poche monetine”.

Con l’arrivo della bella stagione i residenti sono terrorizzati dal fatto che possa ripetersi quanto accaduto l’estate 2020: non solo bivacchi, ma anche feste e barbecue a cielo aperto. “L’anno scorso è stato un disastro. Gente in mezzo alla piazza fino alla notte; la sera accendevano il barbecue, festeggiavano e ballavano”.

Il numero dei clochard coinvolti varia, a seconda dell’ora e delle giornate: minimo sette persone, ma i gruppi possono arrivare anche a venti e quando iniziano a farsi sentire gli effetti dell’alcol c’è il rischio che ci scappi anche la rissa. 

“Adesso la situazione sta degenerando. Sappiamo che qualcuno è anche armato di coltello e non si fa troppi problemi ad usarlo. La situazione sotto le nostre abitazioni e i nostri uffici non può continuarea a restare così. L’area è un degrado unico”. Il Comitato è in costante contatto con la polizia locale e con l’amministrazione: “Sappiamo che stanno lavorando, ma noi non ce la facciamo più”.

Anche il gruppo #Foodforall che un mese fa, venuto a conoscenza di situazioni di bisogno tra i senzatetto della piazza, aveva iniziato la distribuzione dei viveri, informati alcune settimane fa della presenza di situazioni violente e di personaggi poco raccomandabili hanno sospeso il servizio. 

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