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Cronaca Libertà / Via Lecco

Se n’è andato Garibaldi, ed è rimasto il degrado.

A più di un mese dall'inaugurazione della storica statua in marmo dell'eroe del Risorgimento ricollocata su un nuovo basamento davanti al Tribunale, l'operazione non si è ancora conclusa a regola d'arte.

MONZA Se n’è andato Garibaldi, ed è rimasto il degradoA più di un mese dall’inaugurazione della storica statua in marmo dell’eroe del Risorgimento ricollocata su un nuovo basamento davanti al Tribunale, in piazza Garibaldi appunto, dopo quasi 100 anni di abbandono e oblio, l’operazione non si è ancora conclusa a regola d’arte. Perché se la nuova sistemazione nel cuore di Monza è ineccepibile, si storce invece il naso a vedere come è stato lasciato il luogo dove la statua è rimasta per decenni.

Nel cortile interno di via Lecco 12, lo spazio pubblico condiviso sia dalla biblioteca comunale San Gerardo sia dall’Istituto superiore Olivetti, è rimasto il vecchio basamento su cui era collocata la statua prima del recupero, il quale oltre a essere vuoto, presenta ancora tutti i segni dei lavori svolti per rimuovere il pesante manufatto di marmo che ospitava.

Passando dal cortile per andare in biblioteca oppure a scuola, si nota il cippo spoglio, scalcinato e ancora con le macerie di muratura cadute attorno, sull’aiuola, e mai ripulite. Un retroscena di incuria in un operazione che invece, lo scorso 17 marzo durante l’inaugurazione per la festa dell’Unità d’Italia, voleva dare anche un segnale di riscoperta dei valori civili e cura del patrimonio cittadino.

FOTOGALLERY - DEGRADO ALL'OLIVETTI DOVE C'ERA GARIBALDI (MAG/MONZA TODAY)

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