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Cronaca Desio

Luca ha vinto la sua battaglia: verrà trasferito in una residenza sanitaria per disabili

Esito positivo per il brianzolo con la sindrome di down finito in ospedale. La sorella si opponeva a una dimissione senza prima trovare una sistemazione adatta a lui

Rossella ce l’ha fatta: suo fratello Luca verrà trasferito in una Residenza sanitaria per disabili (Rsd), nella certezza che con l’aiuto di medici e specialisti potrà presto riacquistare la sua autonomia. Rossella aveva raccontato a MonzaToday la storia di suo fratello Luca, un ragazzone di 50 anni con la sindrome di down.

Il malore e la corsa in ospedale

Luca settimana scorsa era finito al Pronto soccorso dell’ospedale di Desio per problemi alle vie urinarie. Poi il ricovero in ospedale, poco tollerato dall’uomo allontano dagli affetti e dalla quotidianità, e ancora più triste il dover ricorrere al catetere. Luca proprio non lo sopportava e gli operatori sanitari lo hanno dovuto legare al letto per evitare che se lo togliesse. Poi la comunicazione alla sorella Rossella che, comunque, Luca da lì a pochi giorni sarebbe stato dimesso e avrebbe dovuto continuare ad essere cateterizzato. A quel punto il panico: la struttura per disabili dove Luca vive già da tempo aveva sollecitato la famiglia a trovare un’altra sistemazione perché le manie dell’uomo erano peggiorate quindi impossibile un suo rientro in queste nuove condizioni; improponibile farlo vivere a casa con la mamma di 87 anni. Rossella si era fin da subito opposta anche al trasferimento in una Rsa: “Lì mio fratello morirebbe”, aveva dichiarato.

Una soluzione grazie alla tenacia della sorella

La sua storia, diventata ben presto virale, fortunatamente ha trovato una soluzione positiva grazie soprattutto alla tenacia della donna che si è sempre opposta al trasferimento di Luca in una Residenza sanitaria assistenziale. “Alla fine ce l’ho fatta – ha raccontato a MonzaToday -. Luca lunedì verrà dimesso dall’ospedale di Desio e verrà trasferito nella Rsd a Grandola, in provincia di Como. Certo è lontano, ma in tempo di emergenza poco importa: faremo più strada per raggiungere il nostro Luca. L’unica cosa che ci importa è che venga trasferito in una struttura adeguata alle sue esigenze”. Luca adesso sta meglio: è ricoverato in Medicina e divide la stanza con una donna anziana che si è subito affezionata a lui. “Ha mangiato il budino – prosegue la sorella -. Era un po’ arrabbiato ma poi quando gli ho fatto fare la videochiamata con la mamma è tornato il sorriso”.

La struttura nel comasco

Rosella adesso tira un sospiro di sollievo: sa che per il suo amato Luca ci sarà un percorso di riabilitazione, non certo facile, ma accompagnato dai professionisti è sicura che riuscirà anche ad abbandonare quel catetere che gli dà tanto fastidio e a ritrovare quel sorriso e quella gioia di vivere che da sempre lo accompagnano. Rosella comunque non si ferma e ha deciso di approfondire alcuni aspetti della vicenda che ancora non la convincono.

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