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Cronaca Desio / Via Gaetana Agnesi

Forno inceneritore, il Tar ha bocciato il ricorso del Comune di Desio

Il Comune aveva presentato ricorso al Tar chiedendo la sospensiva immediata degli atti approvati dall'assemblea dei soci. Ma il tribunale regionale non ha rilevato alcun vizio di forma. Corti: daremo ancora battaglia

DESIO – Forno Inceneritore Sindaco: uno a zero. Si è concluso con una sconfitta per il sindaco il primo round del braccio di ferro tra Roberto Corti e il presidente di Brianza Energia Ambiente (Bea) Alcide Copreni.

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Il Comune aveva presentato ricorso al Tar chiedendo la sospensiva immediata degli atti approvati dall’assemblea dei soci. Ma il tribunale regionale non ha rilevato alcun vizio di forma nel provvedimento del forno: dunque, ha respinto il ricorso. Una tegola per Corti che ha messo in discussione il ruolo dello storico inceneritore di Desio.

«L’impianto di Desio è antieconomico – ha spiegato Corti. Inoltre Copreni si comporta come un imprenditore privato e ha imposto ai comuni una sua linea non condividendola con gli amministratori locali, che sono i veri azionisti della struttura».

Opposta la visione di Copreni: «La condivisione dei sindaci è evidente nel fatto che il documento è stato approvato a larghissima maggioranza». A favore del forno inceneritore si sono schierati anche alcuni sindaci «pesanti» come Gigi Ponti di Cesano Maderno e Laura Barzaghi di Nova Milanese: amministratori che tra l’altro sono di centrosinistra come la giunta di Desio.

Ma Corti annuncia di nuovo battaglia: «L’oggetto vero del ricorso in realtà resta: l’affidamento per vent’anni dello smaltimento dei rifiuti a un solo ente. Non è nell’interesse dei cittadini. Non ci fermiamo qui».

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