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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Alessandro Sanquirico

Allarme covid in carcere, 38 detenuti positivi in una sezione

La denuncia del segretario regionale Uil Penitenziaria Domenico Benemia che per fronteggiare l'emergenza sanitaria suggerisce di fare ricorso alla lavanderia interna per ridurre l'ingresso di pacchi e i contatti con l'esterno

Trentotto detenuti positivi in una sezione del carcere di Monza. Un'impennata di contagi che in un ambiente particolare come quello della casa peniternziaria non può che essere ancora più preoccupante. A denunciare la situazione è Domenico Benemia, segretario regionale Uil Penitenziaria.

"Nel carcere monzese i numeri dei detenuti positivi al COVID-19 hanno subito una preoccupante impennata. Sembrerebbe che a seguito di una positività riacontrata siano stati sottoposti a tampone tutti i detenuti di una intera sezione detentiva e ne siano risultati positivi circa 38. Il numero che ai più può sembrare contenuto è particolarmente significativo in una situazione di reclusione che vede molto difficile il mantenimento del distanziamento sociale" spiega il delegato. Tutti i detenuti sono forniti di mascherine e i soggetti positivi sono isolati e separati dai detenuti non contagiati, con trasferimenti verso Bollate o San Vittore. Tragitti che però non vengono effettuati con squadre di soccorso o mezzi sanitari ma con i veicoli in dotazione alla polizia penitenziaria.

"Abbiamo chiesto di poter fare ricorso ai mezzi del 118 o a personale qualificato per effttuare i trasferimenti dei detenuti positivi ma attualmente ce ne occupiamo noi, con i mezzi amministrativi" spiega Benemia. E anche della sanificazione poi si occupa lo stesso personale che - aggiunge - "non è adeguatamente formato". Dopo diversi appelli del sindacato ora gli agenti hanno finalmente ottenuto una fornitura giornaliera di mascherine chirurgiche e anche una visiera in dotazione.

I detenuti contagiati della sezione visto il numero elevato resteranno in carcere a Monza, in una apposita area in isolamento e verranno effettuati test e tamponi anche sgli altri detenuti e sul personale. Ad oggi gli agenti risultati positivi al covid sono una quindicina, un numero esiguo se rapportato a quello dei detenuti positivi che, sempre secondo Benemia, potrebbe essere collegato all'ingresso di pacchi e abbigliamento dall'esterno. Da qui la proposta di utilizzare per i detenuti la lavanderia interna al carcere così da limitare i contatti con l'esterno e l'ingresso di materiale.

"I colloqui sono stati sospesi ma ogni giorno i familiari consegnano pacchi con cibo e indumenti per i detenuti" spiega Benemia. Il ricorso al servizio interno di lavanderia consentirebbe di limitare gli spostamenti e i contatti. "Vista la situazione di emergenza all'interno della casa circondariale dovrebbe entrare solo il personale adibito a compiti istituzionali e di sicurezza" ha concluso ipotizzando anche una riduzione momentanea dei corsi e delle attività effettuate in carcere. 

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