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Cronaca Muggiò

Il "Longaretti" scomparso è stato restituito alla chiesa di Muggiò

Il prezioso dipinto, un bozzetto gessetto su carta, è stato ritrovato e restituito dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza

Il mosaico di Trento Longaretti impreziosisce l’abside della chiesa parrocchiale di San Giuseppe, nel quartiere Taccona di Muggiò. Ma il bozzetto preparatorio era scomparso e nessuno sapeva che fine avesse fatto. Una perdita dolorosa che ora è tornata al proprio posto. Merito dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza. L’importante reperto è stato restituito a don Maurizio Tremolada, parroco pro tempore di San Giuseppe, alla presenza di Franca Macchia, sostituto procuratore del tribunale di Monza, che ha coordinato l’attività d’indagine, e dell’architetto Carlo Capponi, responsabile dell’ufficio Beni culturali della diocesi di Milano.

La scoperta è avvenuta per merito di uno dei militari del Nucleo Tutela, che conosceva bene il mosaico del catino absidale di Muggiò. E, quando si è trovato di fronte il bozzetto, non ha avuto dubbi: lo ha riconosciuto a prima vista. Un’operazione non facile, per gli uomini del maggiore Francesco Provenza. Nel settembre 2017 i militari lo avevano trovato in un negozio di antiquariato, a Vaprio d’Adda e lo avevano sequestrato. Nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, non risultavano però denunce di furto. L’attuale parroco però, appena scoperta la mancanza dell’importante disegno, aveva formalizzato la denuncia di sottrazione. I successivi accertamenti investigativi hanno permesso di far luce sull’intera vicenda e di appurare che il disegno, nel 2006, era stato ceduto dal parroco pro-tempore di quella chiesa a un antiquario della provincia di Como, entrambi deceduti.

Quest’ultimo, sempre nel medesimo anno, lo aveva poi rivenduto a un altro commerciante della provincia di Lecco, ultimo proprietario risultato in buona fede. Trento Longaretti (1916-2017) è uno dei più importanti pittori italiani. Nella sua lunga carriera, durata oltre settant’anni, ha lavorato con Guttuso, Carrà, Sassu e Vedova. Ha avuto una cattedra all’accademia Carrara di Bergamo.

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