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Cronaca Concorezzo

La banda che vendeva la droga sui social in Brianza: 8 arresti

Le dosi cedute nei parcheggi o nei parchetti. Gli ordini invece avvenivano tramite social o app di messaggistica

La vetrina da cui attrarre i clienti erano i social. E la merce era la droga: cocaina, hashish e marijuana. Messa in vendita e sponsorizzata anche attraverso fotografie e un prezzario preciso. C'era lo Champagne kush o il Mimosa kush che costava dai 120 euro per 10 grammi ai 750 per 100 grammi di sostanza. E ancora gli Alien, i Gorilla e i Monster Cookies che avevano un prezzo leggermente più caro. Poi c'era l'"ovuletto" che la banda vendeva a 120 euro l'uno e tre - in promozione - a 330 euro. 

Sono otto le persone che sono state arrestate nell'ambito di una indagine dei carabinieri della compagnia di Vimercate coordinata dalla Procura di Monza. Trenta i chili di droga sequestrati nel corso delle attività insieme a una pistola rubata e a un capannone trasformato in serra di marijuana.

Droga venduta sui social in Brianza

La droga venduta sui social in piena pandemia

Telegram e Instagram: era sulle app di messaggistica e sui social che gli indagati, secondo quanto emerso dalle indagini, agganciavano i clienti. Nel corso dell'attività investigativa gli inquirenti hanno individuato l'esistenza di due distinti sodalizi collegati però tra loro, attivi in aree diverse della Brianza. Uno gestiva gli affari nel Vimercatese e l’altro tra i comuni di Limbiate e Varedo. Un'attività di spaccio documentata dall’estate 2019 al mese di marzo 2021 portata avanti anche in piena pandemia da covid-19. I membri dei due gruppi sarebbero responsabili di diverse cessioni di cocaina, hashish e marijuana tra i comuni di Concorezzo, Usmate Velate, Agrate Brianza, Varedo e Limbiate e di produzione di marjuana nella provincia di Lodi dove, nel comune di Sant’Angelo Lodigiano, è stata scoperta una vera e propria serra. 

I messaggi col timer e lo spaccio nei parcheggi

I messaggi tra i pusher e i clienti erano criptati: venivano inviati con un timer o manualmente così da eliminare ogni traccia delle conversazioni. Gli spacciatori facevano ricorso a brevi conversazioni telefoniche solo per gli appuntamenti. Se le dosi erano disponibili subito parlavano di “prevendita” e la merce poteva anche essere visionata con delle foto. E' stato proprio estrapolando le conversazioni dalle varie app dai telefoni degli indagati che i militari dell'Arma sono riusciti a ricostruire modalità e rete di spaccio. 

Otto arresti in Brianza

Il blitz che ha visto impegnati 50 carabinieri è scattato all'alba: i militari del comando provinciale di Monza Brianza, col supporto di quelli dei Reparti territorialmente competenti e Aereo, del Nucleo Elicotteri di Orio Al Serio hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare personale – emessa dal Tribunale di Monza seguito richiesta della locale Procura della Repubblica per otto persone - tutte italiane tra i 22 e i 67 anni, ritenuti a vario titolo responsabili di detenzione, produzione e spaccio di sostanza stupefacenti.

Gli arresti sono avvenuti nei comuni di Concorezzo (in manette è finito un 33enne da cui sono partite le indagini e già arrestati nel marzo 2021), Biassono, Varedo, Limbiate e Pioltello. Le indagini erano partite nel marzo 2020, quando un 34enne brianzolo era stato arrestato a Usmate Velate e sorpreso con un chilo di cocaina, hashish e marijuana in casa insieme a 4mila euro in contanti. Pochi giorni dopo un altro blitz dei carabinieri ha permesso di trovare in un garage di pertinenza del giovane altri 16 chili di droga. Ma il giro di spaccio sarebbe stato molto più vasto e così i carabinieri hanno iniziato a scavare tra i contatti del giovane. Gli indagati sono quasi tutti operai, alcuni disoccupati.

La serra di droga nel capannone trasformato in laboratorio 

A Sant’Angelo Lodigiano i carabinieri nel febbraio 2021, nell'ambito dell'indagine, hanno individuato un capannone in disuso trasformato in laboratorio per la produzione e l’essiccazione di piante di marijuana. All'interno dell'area sono state trovate oltre 200 piante di marijuana in vasi e circa due chili di sostanza stupefacente già essiccata. 

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