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Cronaca

Ebola in Lombardia: l'assessore regionale pronto a reagire

"Rischi ridotti ai minimi termini anche se una piccola possibilità c'è". In Lombardia, l'assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, ha fatto visita all'ospedale Sacco

Una piccola possibilità c'è, ma i rischi "sono veramente ridotti ai minimi termini".

Non esiste l'emergenza Ebola per l'Italia: il virus che ha fatto già più di mille morti in Africa non "entrerà" nei confini del Belpaese.

A rassicurare tutti, dopo giorni di ansia e paura, è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuto a Uno Mattina su Rai Uno. I rischi di contrarre l'ebola in Italia "sono veramente ridotti ai minimi termini" - ha chiarito il numero uno della Sanità - Uso la parola minimi termini per utilizzare un'espressione prudenziale perché c'è sempre la statistica, ma contrarre l'ebola è veramente molto complesso in un Paese ad alto livello di igiene e tecnologico come il nostro".

Qualche giorno fa sul tema erano intervenuti anche gli specialisti dell'ospedale San Gerardo: il direttore sanitario Eugenio Vignati e il responsabile del reparto di malattie infettive, professore Andrea Gori, avevano rassicurato in una nota che non esiste alcun allarme ebola a Monza e Brianza e che le possibilità di contagio del virus sono davvero remote.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, l'epidemia di ebola che ha colpito l'Africa Occidentale è la peggiore degli ultimi quaranta anni. Tra domenica e lunedì ci sono stati altri 56 decessi e si registrano 128 nuovi casi di contagio. In Lombardia, l'assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, ha fatto visita all'ospedale Sacco dove la Fials ha diffuso un comunicato in cui si dice preoccupata per l’identificazione dell’ospedale come "centro di eccellenza per i potenziali portatori di tale patologia".

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