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Cronaca Barlassina

Si introduce di nascosto a casa della ex moglie, arrestato

L'uomo, nonostante il divieto di avvicinamento alla donna, più volte si sarebbe introdotto nella sua abitazione per aggredirla e minacciarla

Nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia di Seregno, al termine degli accertamenti di polizia giudiziaria, hanno tratto in arresto, per i reati di lesioni personali aggravate e atti persecutori un 49enne operaio, pregiudicato per reati contro la persona e residente a Barlassina, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa in data 30 marzo 2022 dal gip di Como.

La misura cautelare, richiesta dai carabinieri di Lomazzo (Como), è stata emessa in relazione alla violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie 46enne, avvenuta la sera del 23 marzo 2022 nel comasco. Le indagini, coordinate dalla Procura di Como, hanno permesso di applicare la misura cautelare nei confronti del 49enne il quale, dallo scorso anno, avrebbe perseguitato la ex moglie introducendosi di nascosto all’interno dell’abitazione della donna, facendosi trovare nei luoghi da lei frequentati, minacciando e molestando e, in alcuni casi aggredendola.

Il cancello scavalcato e i pedinamenti

La vicenda trae origini da una prima richiesta di aiuto della donna, nel marzo 2021, quando l’uomo per la prima volta si sarebbe introdotto all’interno dell’abitazione scavalcando il cancello esterno. Un accesso furtivo che poi sarebbe diventato “abitudine”, insieme a pedinamenti sul luogo di lavoro della donna o durante i suoi spostamenti in compagnia del loro figlio minorenne. L’uomo avrebbe continuato a perseguitare la ex moglie anche attraverso un’escalation di messaggi oltraggiosi e di natura sessuale tali da costringerla ad alterare le sue abitudini di vita, a modificare gli orari di uscita dalla propria abitazione, finanche a non rimanere mai da sola, a non frequentare locali pubblici e a non essere libera di rincasare in tarda serata.

Oltre 20 anni di offese e botte

Dai racconti della donna, l’indole aggressiva dell’uomo, si sarebbe manifestata sin dal 1998 con maltrattamenti, con pugni e calci e angherie psicologiche fatte di insulti e vessazioni, controllando sempre i suoi spostamenti e impedendole di frequentare le proprie amiche e vietandole di utilizzare il telefono cellulare.

A febbraio il Tribunale di Como, Ufficio del GIP, aveva emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari – poi sostituiti con il divieto di avvicinamento - confinando l’uomo nel proprio comune di residenza, in Brianza, e vietando allo stesso di comunicare in qualsiasi modo con la ex moglie. Nonostante i divieti, nello scorso mese di marzo, lo stesso si sarebbe nuovamente avvicinato all’abitazione della donna, episodi sui quali l’Arma ha svolto ulteriori accertamenti che hanno quindi portato all’aggravamento della misura cautelare con la nuova sottoposizione dell’indagato agli arresti domiciliari.

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