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Espulso un 36enne condannato per spaccio

L'uomo, anche se agli arresti domiciliari, continuava nelle sue attività illecite

Nella giornata di lunedì 25 luglio il personale dell’Ufficio immigrazione della questura di Monza ha eseguito l’accompagnamento al Centro di permanenza per i rimpatri di Torino di un uomo di 37 anni originario del Pakistan, irregolare e con precedenti per spaccio di eroina in concorso con altre persone nella provincia di Macerata.

L'uomo nel 2011 aveva ottenuto la protezione sussidiaria dalla Commissione territoriale di Bari, successivamente rinnovata fino al 2019, ma nel 2016 era stato arrestato dalla guardia di finanza di Ancona in quanto sorpreso, con altri due connazionali, in possesso di 500 grammi di eroina. Il gruppo effettuava il trasporto della sostanza stupefacente che poi veniva presa in consegna da altri con successivi passaggi per celare l’attività illecita.

Il 36enne era stato condannato in via definitiva alla pena di quattro anni di reclusione, da scontarsi agli arresti domiciliari, e il pagamento di una multa di 3mila euro dalla Corte d’appello di Ancona che ne disponeva, a pena espiata, l’espulsione dall'Italia ritenendolo persona socialmente pericolosa. L'uomo, in barba agli arresti domiciliari, continuava a frequentare soggetti poco raccomandabili e, poiché nel corso dei controlli disposti veniva più volte trovato in possesso di sostanza stupefacenti e telefoni cellulari, è stato trasferito in carcere. Secondo le informazioni fornite dagli inquirenti l'uomo senza un lavoro e senza fonti di mantenimento legali, di fatto perseverava nelle sue occupazioni illecite, dimostrandosi inserito a pieno titolo in un’attività delinquenziale afferente il traffico di notevoli quantità di sostanze stupefacenti.

Oggi per lui è stata eseguita l’espulsione dall'Italia e grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione centrale per l’immigrazione del Dipartimento della pubblica sicurezza, il 36enne è stato accompagnato e collocato da agenti della questura presso il Cpr di Torino, dove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dall’Italia.

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