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Evasione, Ezio Greggio patteggia: 45mila euro di multa

Il volto di Striscia la Notizia ha patteggiato con il tribunale di Monza una pena di sei mesi di reclusione in una maxi multa. Il procedimento riguardava una presunta evasione sui guadagni in Italia

La storia, adesso, è chiusa davvero. Con una grande multa, ma senza il carcere. 

Ezio Greggio ha patteggiato davanti al gip di Monza un pena di sei mesi di reclusione trasformata in una sanzione pecuniaria di 45mila euro con la "non menzione penale" per una vicenda di imposte non versate dalla società irlandese che gestiva i suoi diritti. 

Poco meno di dodici mesi fa, infatti, lo storico volto di 'Striscia la notizia' aveva chiuso con un accordo di risarcimento con l'Agenzia delle Entrate la querelle su imposte dovute sui suoi diritti di immagine che avrebbero dovuto essere versate da una società irlandese nel periodo 2001-2010, mentre lo showman era residente a Montecarlo. Un contenzioso fiscale da circa venti milioni di euro.

Mercoledì il gip di Monza Pierangela Renda ha ratificato l'accordo di patteggiamento raggiunto a sei mesi di reclusione convertiti in una pena pecuniaria di 45mila euro. Gli inquirenti, infatti, da quanto si è saputo, prima della ratifica del patteggiamento hanno verificato che la società irlandese, chiamata a risarcire l'Agenzia delle Entrate, avesse effettuato i versamenti dovuti.

"Con la non menzione penale, oggi davanti al Tribunale di Monza è stata messa la parola fine ad un contenzioso già chiuso con il fisco italiano oltre un anno fa - spiega Greggio attraverso il suo ufficio stampa -. Accordo e patteggiamento che riguardava società terze, contenzioso rispetto al quale Greggio si è sempre dichiarato del tutto estraneo".

"Il patteggiamento - chiarisce ancora la difesa - non è il riconoscimento di alcuna colpa, fatto confermato da sentenze di Corte di Cassazione e vari Tar, che a più riprese hanno negato al patteggiamento valenza di sentenza di condanna, a maggior ragione nel suo caso che si è chiuso senza menzione penale, ma è solo una scelta di strategia processuale voluta dall'Avv. Bongiorno al solo fine di evitare le lungaggini di un processo che avrebbe condotto, senza ombra di dubbio, alla quarta decisione favorevole".

Tre sentenze, infatti, aggiunge la difesa, "sia in sede civile che penale hanno già confermato in questi anni che Greggio è regolarmente residente a Monte Carlo dal 1993, ove tra l'altro è stato eletto Presidente del Comites, organismo ufficiale riconosciuto dal Presidente della Repubblica e dal Ministero degli Esteri italiani, nonchè dal Governo di Monaco". 

Greggio "ribadisce inoltre di aver sempre regolarmente dichiarato e pagato al fisco italiano tutto il dovuto fino all'ultimo centesimo per le attività professionali svolte in Italia".

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