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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'incursione artistica

Chi erano i ragazzi scortati dalla polizia che hanno attaccato manifesti in giro per la città

Una ciurma di 18 giovani che hanno attaccato sui muri un'opera d'arte

"Siamo una ciurma, con i grembiuli sporchi, dipingiamo in modo pazzo, ma tra di noi ci capiamo". Così Gabriele ha presentato la squadra dei 18 ragazzi autistici che fanno parte di FacciaVista che nella serata di ieri, venerdì 31 marzo, scortati dagli agenti della volante della questura di Monza sono andati in giro per la città ad appendere 100 manifesti che riproducono la Venere, simbolo dell'arte classica e della rinascita. Una Venere speciale, con gli occhi coperti dai fiori, e sotto la scritta "Amati". Una Venere realizzata dall'artista Felice Battiloro, 38 anni, saronnese di nascita e monzese d'adozione che dall'arte del tatuaggio è passato all'arte della tela realizzando opere particolari che ben rappresentano la sua spiccata sensibilità.

La Venere messaggio di bellezza 

Ragazzi speciali quelli di FacciaVista, che hanno fatto commuovere i poliziotti e anche il questore Marco Odorisio, che mesi fa ha subito abbracciato e sostenuto il progetto che Matteo Perego (presidente dell'associazione FacciaVista) gli aveva proposto: coprire le scritte e i tag che imbrattano i muri della città con i manifesti che riproducono la Venere di Battiloro. Manifesti attaccati ai muri con del semplice nastro adesivo, così da non danneggiare ulteriormente il muro già deturpato. Manifesti che poi possono essere staccati e portati a casa, nella certezza di poter appendere tra le pareti domestiche un'opera unica, una "bellezza" che ha cercato - anche se solo per una notte - di coprire il brutto che c'è in città. 

"Abbiamo tanto da imparare da loro"

"Abbiamo subito accolto la proposta di Perego e dei suoi ragazzi - ha ricordato il questore Marco Odorisio -. Sono ragazzi straordinari, artisti sensibili e dai quali abbiamo tanto da imparare. E dei quali ricordarci non sono il occasione delle ricorrenze (domani, 2 aprile, è la Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, ndr). Ma dobbiamo impegnarci fattivamente ogni giorno. Ieri sera è stato coinvolgente seguirli, vedere i volti stupiti delle persone e questo messaggio forte che sono riusciti ad inviare". 

L'incursione del bello in città

"Questa è inclusione vera"

Matteo Perego fin da subito ha creduto nel talento della "ciurma" di FacciaVista. Lui, papà di Alessandro, ragazzo autistico sa quanto l'arte può esssere per questi giovani non solo mezzo di inclusione, ma anche e soprattutto un'occasione di lavoro. Vero. "Con questo progetto non abbiamo parlato di inclusione, ma abbiamo fatto inclusione - ha ricordato -. Abbiamo reso questi ragazzi partecipi della città, di un progetto, di un intervento concreto e positivo per la comunità che può diventare di esempio per molti altri. Quando si parla di autismo si pensa spesso a ragazzi silenziosi e che si isolano: ieri sera, grazie al prezioso lavoro della psicologa Simona Ravera, ci siamo trovati di fronte a una normalissima squadra di 18 ragazzi felici, che stavano insieme, che socializzavano e facevano persino la ola". 

L'arte come mezzo terapeutico 

Del valore "terapeutico" dell'arte è certo anche Alberto Moioli, noto critico d'arte, che ha seguito il progetto. "Ieri sera è stata una grande emozione - ha aggiunto -. La dimostrazione che l'arte non è solo bellezza, ma anche pretesto per aiutare, strumento per parlare alle persone, ed educare al bello. Dentro una pennellata c'è un mondo". 

Stop ai muri usati come lavagna

Ad applaudire all'iniziativa anche il sindaco di Monza Paolo Pilotto. "Il comune ha pochi meriti: abbiamo semplicemente accolto un bellissimo progetto che ci è stato proposto dal questore. Purtroppo i muri della nostra città vengono spesso usati come lavagne da parte di chi vuole protestare, lasciare il suo segno, o da chi è alla ricerca di un attimo di notorietà. Ma questo non è il modo corretto di agire. I ragazzi ieri sera appendendo i manifesti hanno fatto un intervento di riparazione e di composizione". 

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