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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

False revisioni autoveicoli, arresti e perquisizioni

Avrebbero truccato le revisioni di un centinaio di mezzi, tra automobili e autocarri, dietro pagamento di un compenso. Sono accusati di associazione per delinquere, falso ideologico in atto pubblico, corruzione e concussione

MONZA - Avrebbero truccato le revisioni di un centinaio di mezzi, tra automobili e autocarri, dietro pagamento di un compenso. Sono accusati di associazione per delinquere, falso ideologico in atto pubblico, corruzione e concussione, le 12 persone arrestate dalla polizia stradale di Verbania su ordine di custodia cautelare emesso dalla Procura della Repubblica di Varese. Una dozzina le perquisizioni in sette provincie: oltre a quelle di Varese e di Verbania, anche Novara, Bergamo, Monza, Milano e Genova.

MAZZETTE IN CAMBIO DI REVISIONI - L'inchiesta è partita nelle scorse settimane dalla denuncia di un privato e ha consentito agli investigatori di scoprire un vero e proprio giro di mazzette in cambio di false revisioni. Centinaia di pratiche irregolari, con dati incongruenti che la procura di Varese e la stradale di Verbania hanno verificato incrociando le pratiche e ricostruendo i vari passaggi. In alcuni casi, secondo quanto si apprende, anche le targhe sarebbero state sbagliate. Nei guai sono finiti dipendenti della Motorizzazione varesina, che sarebbero stati d'accordo a modificare i dati delle revisioni dietro compenso, e due titolari di agenzie di pratiche auto - entrambi della provincia di Varese - che avrebbero corrotto i funzionari per trovare una corsia preferenziale ai propri clienti e far passare decine di pratiche. Tra gli indagati anche singoli possessori di auto e camion, ma anche società di autotrasporto.

LE INDAGINI - La polizia stradale di Verbania e Domodossola, che ha avviato le indagini dopo le verifiche sui documenti di grossi automezzi fermati nei mesi corsi, sta ancora eseguendo delle perquisizioni in più province lombarde e piemontesi. Non è la prima volta che nelle motorizzazioni vengono scoperti reati di questo tipo: sono numerose le inchieste simili che si sono susseguite negli anni in tutta Italia. Nel novembre dello scorso anno la polizia stradale di Cosenza, per citare soltanto le ultime inchieste analoghe, ha sequestrato 7 centri autorizzati alla revisione dei veicoli e denunciato 21 persone tra titolari e tecnici addetti alle revisioni. Sequestrate 1.500 carte di circolazione contenenti l'attestazione di avvenuta revisione ottenuta in modo illecito. Arresti, ma in questo caso per patenti facili, anche alla Motorizzazione di Roma lo scorso giugno.
(ANSA)

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